Home Cronaca Il Villanova Calcio costretto a chiudere. Grillo: “Niente campi per noi”

Il Villanova Calcio costretto a chiudere. Grillo: “Niente campi per noi”

Il Villanova Calcio costretto a chiudere. Grillo: “Niente campi per noi”

“Lo sport a Guidonia non è più un diritto per tutti ma privilegio per pochi”. Parole amare del presidente del Villanova Calcio che denuncia la gestione da parte del Comune e dei concessionari degli impianti sportivi che tagliano fuori realtà come le sue. Ecco perché Andrea Grillo annuncia di “essere costretto a chiudere la mia associazione”, in tutti i campi di calcio infatti “non ci sono stati concessi spazi in orari fruibili per poter svolgere i regolari allenamenti”. Un corto circuito vero e proprio, visto che ai ragazzi sono stati proposti orari quasi impossibili, appena usciti da scuola oppure di sera, dalle 21 in poi. L’ultimo incidente di percorso una manciata di giorni fa: “Il 30 agosto l’ente ci comunicava la disponibilità quotidiana dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17 presso il comunale di Guidonia, non proprio il massimo, ma saremmo così riusciti a mantenere forse l’ultima squadra superstite, i ragazzi del 2004, ma il 6 settembre ci veniva improvvisamente comunicata una rettifica per cui anche gli spazi Guidonia venivano ridotti lasciando come disponibilità soltanto il mercoledì e venerdì. La mancanza di orari usufruibili ci aveva già costretto a ritirare delle squadre precedentemente iscritte presso la Figc”. Un colpo allo sport che spinge Grillo a rivolgersi alle istituzioni: “Questo non solo non è giusto ma fregia tutti di un marchio che è quello di non aver garantito la parità dei diritti e i valori che il mondo dello sport e del sociale insegnano. Il mio augurio è che l’ente a tutela di tutte le associazioni del territorio del comune di Guidonia Montecelio possa indire avvisi pubblici per la fruizione di orari a tariffe calmierate che potranno essere l’ancora di salvezza per la sopravvivenza delle stesse. Avvisi che incomprensibilmente latitano. Un sentito ringraziamento va a tutti i nostri tesserati e non, che hanno condiviso con noi un percorso che pensavamo non terminare mai e che per cause contrarie alla nostra volontà ci vede costretti ad arenare”.

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