Guidonia, Castorino entra nel Pd e si gioca la leadership con Bernardini

Dopo sei ore dalla pubblicazione del post l’unico consigliere comunale che gli dà il benvenuto è Mario Lomuscio. Anche se c’è da annotare il messaggio molto affettuoso di Rosaria Morroi, democratica, ex assessore, vicina a Simone Guglielmo. L’ingresso di Matteo Castorino nel Pd di Guidonia Montecelio è la carta che serviva per smuovere le acque di una situazione cristallizzata tra consiglieri e componenti. Castorino, infatti, rappresenta una scommessa per il Pd locale. L’ex capogruppo dei cinque stelle è giovane, con un profilo politico a sinistra, possiede equilibrio e capacità di sintesi. Tutte caratteristiche che non solo gli saranno utili, ma alle quali lo stesso partito farà ricorso in una fase di ricostruzione che va avanti da anni ma che ora dovrà avere un punto di caduta nel congresso cittadino.

Le motivazioni di Castorino

“Mi sono iscritto al Partito Democratico. Si tratta di una scelta maturata nel corso di alcuni mesi, con grande serenità e grazie alla vicinanza di molte persone. Perché, come tutte le scelte politiche, anche questa è stata una decisione collettiva che ho preso assieme a cittadini del nostro territorio con i quali, in tutti questi anni, ho avuto il privilegio di costruire un fattivo confronto sulle cose giuste da fare per Guidonia Montecelio e nella provincia di Roma. Il Partito Democratico, anche grazie al messaggio di autocritica e cambiamento della nuova segretaria Elly Schlein, è la comunità politica in cui ci riconosciamo. E quella che vogliamo contribuire a rafforzare con il nostro piccolo (ma confidiamo prezioso) patrimonio di esperienze di governo locale, attivismo, volontariato, ricerca. In un momento storico in cui le destre sembrano ovunque egemoni, abbiamo l’ambizione di ricostruire uno spazio politico allo stesso tempo radicale e con aspirazione maggioritaria; con attenzione a chi è rimasto indietro, alle grandi questioni ambientali (locali e globali), all’istruzione e alla sanità pubbliche come diritto e strumento di emancipazione sociale. La sfida più importante sarà quella di provare a riconsegnare un’identità al Partito Democratico locale, con rispetto per una comunità che ci accoglie, attraverso idee ossigenate e – magari – con la sperimentazione di pratiche nuove nel rapporto tra la politica e i cittadini. Ringrazio, in modo particolare, Daniela Rondinelli, Parlamentare Europea del PD, con la quale ho avuto la fortuna di immaginare questo percorso. E che mi ha trasmesso il coraggio per iniziarlo. Nelle prossime settimane sarà importante incontrare altri che vogliano condividere la nostra scelta e arricchire il nostro tragitto di nuove relazioni. Sarò disponibile, come sempre ho fatto, anche a discutere con quanti vorranno, invece, pormi dubbi, consigli o critiche. Perché, avendo iniziato da giovanissimo, ho sempre interpretato la politica pure come un percorso di crescita”.

Il futuro segretario del Pd di Guidonia

Commissariati da tempo, i democratici dovranno andare a congresso per decidere i nuovi assetti. L’assenza del partito, colmata dal segretario provinciale Rocco Maugliani in veste di commissario per un lungo periodo, si fa sentire producendo effetti anche nell’amministrazione. Il Pd governa a sostegno di Mauro Lombardo, ma i consiglieri sono rimasti soli in questi ultimi sette mesi a gestire i rapporti con il sindaco e a prendere decisioni, colpa anche della sconfitta elettorale regionale. Insomma, ricostruire il gruppo dirigente è ormai una necessità non più rimandabile e l’entrata di Castorino sembra andare in questa direzione. Potrebbe essere il nome cioè sul quale puntare per una nuova stagione, diversa. Punto a favore, Castorino è estraneo alle dinamiche di corrente che hanno dilaniato il Pd per decenni, fattore a sfavore è entrato da poco. Per quella posizione d’altronde è in corsa Kevin Bernardini, anche lui un giovane, che si è candidato in consiglio senza essere eletto ma con una buona performance, segretario provinciale dei giovani democratici. Dalla sua ha anche la posizione pro Schlein alle primarie nazionali e rapporti trasversali all’interno delle componenti. Almeno in due.