Tivoli, centrosinistra rovente: dal Pd a 48 piazze è già campagna elettorale

Il pensiero stupendo si chiama “elezioni amministrative” e seppure manchino diversi mesi al momento in cui i tiburtini torneranno alle urne, le coalizioni politiche si sono messe già in moto. Un lavorio che in realtà non inizia da adesso: da una parte c’è l’onda del centrodestra che sembra non arrestarsi, dall’altra la consapevolezza che il civismo proiettiano sia finito davvero e sia dunque necessario dare vita a qualcosa di nuovo, capace di parlare sul serio alla pancia della città. Una sfida nelle sfide che inizia dal Partito democratico targato Elly Schlein, in cui la vocazione alla separazione pare restare maggioritaria. Non è un mistero il fatto che la componente legata ad Andrea Ferro, ex segretario della Federazione dei Ds, ex deputato dem, uscito in qualche modo vincitore dalla elezione della segretaria che ha sostenuto in ogni dove, sia impegnato in incontri più o meno informali con tutte le forze politiche che potrebbero, il condizionale resta d’obbligo, sedersi al tavolo con il Pd. Il fatto è che non è il solo a muoversi: a tessere relazioni e ipotesi di accordi è anche la triade composta da Marco Vincenzi-Alessandro Fontana-Manuela Chioccia, storicamente distante dall’altra, che pare muoversi in maniera autonoma.

Lo scorso venerdì, alla prima uscita pubblica di Azione, c’erano tutti e quattro ma i soliti bene informati dicono che la squadra è di fatto più slegata che mai. C’è da dire che non si tratta di una novità, la vocazione scissionista, più o meno dichiarata, è uno dei mali che attanaglia il piddì tiburtino dalla notte dei tempi, ma forse per riuscire a vincere dopo un lungo digiuno di vittorie, ci vorrebbe anche un po’ di sana unità. E il resto del centrosinistra? Non resta a guardare. Il fiocco rosa, o blu dipende dai desiderata, porta il nome di 48 piazze, gruppo che al momento vede insieme il Movimento 5 Stelle, Partecipazione Popolare, Polis, Sinistra Italiana, Una Nuova Storia e Verso il Partito del Lavoro. La promessa è quella di non stare dietro una scrivania a dettare comunicati o fare post su facebook ma di andare per l’appunto di piazza in piazza ad ascoltare “bisogni, idee e speranze di chiunque voglia condividere questo viaggio”. L’ensemble mette insieme le anime del Proietti I, vedi Una Nuova Storia, e gruppi nati nel corso degli ultimi anni caratterizzati da un torpore politico a tratti preoccupante. Dove arriveranno e chi si unirà resta l’incognita, tenendo bene a mente che l’obiettivo non è strappare poltrone in opposizione ma provare a indossare la fascia tricolore.