Home Cronaca Finanza smantella tra Tivoli e Savona “rete” di distribuzione di false griffe: 25mila capi sequestrati

Finanza smantella tra Tivoli e Savona “rete” di distribuzione di false griffe: 25mila capi sequestrati

Finanza smantella tra Tivoli e Savona “rete” di distribuzione di false griffe: 25mila capi sequestrati

Deposito a Tivoli e capacità di smerciare griffe falsificate in tutta Italia grazie ad un portale web. La guardia di finanza di Savona ha concluso un’attività di polizia economico-finanziaria nel settore della lotta alla contraffazione, smantellando un’intera filiera di commercializzazione di capi di abbigliamento ed altra merce contraffatta che operava su tutto il territorio nazionale, soprattutto in Liguria, Lazio e Umbria. Si trattava di una vera e propria “industria del falso”: oltre 25 mila prodotti sequestrati perché recanti i marchi contraffatti delle più disparate griffe. Ma non solo, in commercio venivano poste anche copie di altri prodotti come piastre per capelli “firmate”. I prodotti contraffatti venivano venduti, in tutta Italia, attraverso la rete internet, attraverso un vero e proprio portale web del falso. Il sito internet utilizzato era “www.tempodisconti.it”, al quale erano poi collegate numerose pagine web registrate nei principali social network e le App scaricabili su tutti i tipi di dispositivi informatici.

Le indagini. Le attività investigative, coordinate dal sostituto procuratore di Tivoli Gabriele Iuzzolino, sono scaturite dalla denuncia di alcuni cittadini di Albenga che avevano acquistato in rete “convenientissime” polo di marca. Per accertare la falsificazione dei prodotti è stato necessario l’intervento di consulenti qualificati che hanno riconosciuto una sorta di “falso di qualità”. Da qui il tempestivo intervento delle fiamme gialle che, in poche settimane, anche attraverso indagini telematiche, hanno scoperto un centro logistico con tanto di uffici e dipendenti che si occupavano della gestione delle vendite online. Scoperti e perquisiti anche i magazzini di stoccaggio e smistamento della merce, situati in un comune dell’hinterland romano, dove è stato trovato anche un laboratorio fotografico dotato di modernissime strumentazioni.

La filiera. Nella filiera produttiva e commerciale di questa “multinazionale del falso”, la merce veniva prodotta ed acquistata da Paesi esteri: i canali di approvvigionamento transitavano principalmente per la Turchia e la Spagna. In alcuni Stati, infatti, le organizzazioni criminali che gestiscono i mercati milionari del fake possono contare sui bassissimi costi della manodopera e sulle blande misure di contrasto (legislative e di controllo) al fenomeno della contraffazione.

Le denunce. Le indagini si sono concluse con la denuncia all’autorità giudiziaria del principale responsabile, un italiano, il sequestro di oltre 25 mila tra capi e accessori di abbigliamento contraffatti e la ricostruzione di una frode – stimata in almeno 1,5 milioni di euro – nei confronti dei titolari dei brand e degli acquirenti finali, realizzata tramite la vendita online dei prodotti (sono state riscontrate almeno 70.000 transazioni, soltanto da gennaio a giugno 2017). Su disposizione del Gip di Tivoli, Emanuele De Gregorio, sono stati sequestrati gli incassi, per oltre 250 mila euro e si è proceduto all’oscuramento del portale web “Tempo si sconti” segnalando, inoltre, le condotte illegali anche ai gestori dei più noti social network per inibire ogni collegamento al sito.

L’appello. Gli inquirenti invitano chiunque, nell’ultimo biennio, abbia effettuato acquisti online attraverso il sito www.tempodisconti.it, o qualsivoglia pagina web e/o link presente sui social network che rimanda a detto portale e-commerce, a verificare la veridicità dei prodotti acquistati e provvedere alla segnalazione alla guardia di finanza in caso di contraffazione. RedCro

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