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Tivoli, società partecipate: in consiglio venerdì si torna a parlare di razionalizzazione

Tivoli, società partecipate: in consiglio venerdì si torna a parlare di razionalizzazione

Società partecipate, se ne torna a parlare venerdì nel consiglio comunale di Tivoli sulla base del Decreto legislativo del 19 agosto 2016 che tratta proprio di ricognizione delle partecipazioni possedute e di razionalizzazione. Leggendo il cuore del testo l’obiettivo è quello di garantire la tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica. Un binomio che in questi anni in cui il municipio si è trovato alle prese con le “sue” società non è stato facile rispettare, vista anche l’importanza dei servizi svolti, come nel caso di Asa spa, che si occupa della nettezza urbana, e della multiforme figlia minore, l’Asa srl impegnata su più fronti, dai parcheggi alla biblioteca. In cima alla lista delle cose da fare c’è da sempre l’affaire Acque Albule spa, azienda in mano pubblica per il 60% delle azioni oggetto di contenziosi legali che hanno tramutato i rapporti con il privato in una soap opera decisamente poco romantica. Della possibilità di mettere in vendita quel che resta sotto il cappello del comune se ne è parlato tanto, mettendo in campo consulenze e progetti che alla fine sono rimasti al palo e tramutandosi in un nulla di fatto. Cosa che non è accaduta per le battaglie legali, ancora vive e vegete, come dimostrano le parcelle degli avvocati che alla fine le casse pubbliche pagano beffardamente due volte. Forse sarà possibile seguire l’esempio della Capitale pentastellata, che ha annunciato proprio in questi giorni la riduzione delle partecipate da 31 a 11, i numeri sono decisamente più piccoli ma la necessità di stringere la cinghia è sempre la stessa.
Anna Laura Consalvi

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