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Villalba corsaro a Sant’Angelo

Villalba corsaro a Sant’Angelo

La fortuna aiuta gli audaci, soprattutto se sono “capitani coraggiosi”. Il 2-0 finale potrebbe far pensare che il Villalba Ocres Moca 1952 abbia avuto vita facile contro il coriaceo Sant’Angelo Romano, infarcito di ex con tanta voglia di stupire e farsi rimpiangere. Ma così non è stato. Nel primo tempo tanti sbadigli ed eccessivo tatticismo tra le due squadre, bloccate nelle consegne dei rispettivi mister e mai capaci di produrre lo strappo decisivo per il cambio di marcia in gara. Nella ripresa l’allenatore ospite, Daniele De Filippo, decide di accendere la luce e inserisce il fantasista Stefano Iannotti al posto di Andrea Loreti, comunque presente in gara e abile a interrompere e ripartire in più occasioni. Ma con Iannotti in campo e’ un’altra musica. Bastano pochi minuti all’esperto trequartista per ritagliarsi la posizione e iniziare a cucire trame offensive a ripetizione. L’innesto di Petrucci, capitano di spessore, fa il resto. Il risultato lo sblocca, neanche a dirlo, il bomber Pietro Petrangeli, imbeccato di testa dal compagno di reparto, Prioteasa. Sotto misura Petrangeli colpisce prima il palo, per poi ribadire in rete con una strana palombella che si spegne sul palo opposto. Perfetta media inglese per il cannoniere d’eccellenza: tre gol in casa e uno in trasferta, otto in totale in quattro partite. Lo svantaggio manda in confusione i padroni di casa che subiscono il raddoppio poco dopo con una manovra da playstation: triangolazione veloce sulla destra innescata da Iannotti e Petrucci in corsa, nell’area piccola, infila di tacco l’incolpevole portiere avversario. Per il Sant’Angelo e’ ormai notte fonda e il quarto d’ora finale serve solo a ribadire la solidità difensiva del Villalba, con Anselmi a fare da diga e Pomposelli a chiudere e ripartire, demoralizzando la verve degli avversari.

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