Home Politica Turismo a Tivoli, Napoleoni: “Il sindaco e Barberini ammettono di non sapere risolvere il problema ”

Turismo a Tivoli, Napoleoni: “Il sindaco e Barberini ammettono di non sapere risolvere il problema ”

Turismo a Tivoli, Napoleoni: “Il sindaco e Barberini ammettono di non sapere risolvere il problema ”

L’approvazione del Bilancio e del Documento Unico di Programmazione è arrivata pochi giorni fa, ma le polemiche infiammano ancora. Ad alzare il tiro stavolta è l’ex figura cardine della maggioranza, Andrea Napoleoni, da tempo critico nei confronti del sindaco Proietti e dei suoi compagni di viaggio. Stavolta al centro delle sue attenzioni c’è finito il turismo e nella fattispecie la dichiarazione fatta dal primo cittadino in aula con cui si certifica il problema dei visitatori che arrivano e se ne vanno senza lasciare nulla in città. Per risolvere la questione i civici hanno pensato bene di affidare ad un consulente il compito, non proprio semplice, di redigere un piano di attacco: “Il sindaco ha annunciato che darà una consulenza (40.000 euro) per redigere un Piano sul Turismo, ammettendo che né lui né l’assessore Barberini sono in grado di risolvere il problema – commenta Napoleoni -. Di questo ce ne eravamo ampiamente accorti. Passerà un altro anno senza che il 1.000.000 di turisti che visita le Ville tiburtine si accorga che tutto intorno esiste una Città con le attività commerciali allo stremo delle forze.” Insomma l’aiuto, che arriva dopo tre anni dall’insediamento della cordata guidata dall’ex direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dovrebbe servire a risolvere il nodo del cosiddetto turismo mordi e fuggi, diventato ormai indissolubile. Per una cosa che, pagando, potrebbe arrivare a dama, ce ne sono altre che restano in attesa di soluzione. “Pochissimi gli obiettivi raggiunti in tre anni di mandato amministrativo e risorse finanziarie dedicate più a soddisfare gli ego ed i capricci piuttosto che a risolvere le gravi problematiche della Città – continua il consigliere -. La scelta di investire sulla Cultura appare in teoria condivisibile ma se non si coniuga con adeguati risultati in termini di affluenza turistica e/o maggiore benessere economico per la città allora vuol dire che si stanno spendendo risorse nella direzione sbagliata”. Sotto accusa la mancata approvazione della pioggia di emendamenti fatta da Napoleoni agli atti portati all’attenzione degli eletti la scorsa settimana: dall’apertura serale delle ville alle aree di sosta per i camper fino alle mostre e mercatini dedicati al ri-uso. Sarà per il prossimo anno?
Anna Laura Consalvi

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