Home città Guidonia Guidonia, Bertucci (FdI): “Serve un candidato sindaco esterno che unisca la coalizione, altrimenti sono in pista”

Guidonia, Bertucci (FdI): “Serve un candidato sindaco esterno che unisca la coalizione, altrimenti sono in pista”

Guidonia, Bertucci (FdI): “Serve un candidato sindaco esterno che unisca la coalizione, altrimenti sono in pista”

di Gea Petrini

Marco Bertucci, tra due mesi ci sono le elezioni a Guidonia Montecelio e lo scenario sembra ancora confuso più che mai.
Credo che se Guidonia avesse avuto un altro anno di commissariamento per i partiti sarebbe stato un bene, non so se i commissari avrebbero avuto sufficiente conoscenza del tessuto sociale per governare bene, ma ai partiti sarebbe servito. Siamo ancora in una fase di studio.

Nel centrodestra il punto di svolta è stato rappresentato dal documento Massini presentato dall’ingegnere del gruppo Sassano, all’interno di Forza Italia. Chi ha ricoperto ruoli nell’ultimo governo Rubeis non può fare il candidato sindaco. Lei è d’accordo?
Una scelta legittima, non condivisibile perché non c’è bisogno di documenti se ci sono personalità di alto spessore. Il documento segna la debolezza politica di Guidonia.

Non crede quindi che il centrodestra debba dare un segnale alla città di aver cambiato rotta?
La città ha un estremo bisogno di essere governata non di segnali, ci sono cittadini che apprezzano l’operato del centrodestra, altri no, credo che gli amministratori in questi anni abbiano dato dimostrazione di saper ascoltare le esigenze di una città trasformata e in trasformazione. Ci sono stati evidentemente degli errori, ma non si può pensare di escludere completamente una classe dirigente.

Ci sono due piani, gli scandali giudiziari e il disastro delle finanze, effetti reali già visibili, aliquote alle stelle, tariffe decuplicate. Mi sembra di capire che quindi non ci sia un prezzo politico da pagare.
Intanto voglio fare un distinguo. Io mi sono dimesso un anno prima dello scioglimento, non ho contribuito a sciogliere l’amministrazione. E non ho avuto bisogno di un documento: per me quell’esperienza andava interrotta ma per rispetto degli elettori di tutta la coalizione, ho preferito fare io un passo indietro. Per quanto riguarda la sua domanda, non ci sono scandali giudiziari, ci sono fatti giudiziari che hanno bisogno di un iter e tre gradi di giudizio. In assenza di questo, è tutto da valutare. Sul fronte del Bilancio, la politica deve assumersi le sue responsabilità come ho detto più volte anche in consiglio su atti che qualcuno voleva mascherare, la politica deve incidere. Dico questo perché non sembri uno scaricabarile con i dirigenti che devono dirigere e hanno l’obbligo di essere nella norma rispetto all’indirizzo politico. Dobbiamo andare a analizzare ogni singolo euro di questo debito, per capire quanto derivi da passate amministrazione di centrodestra e centrosinistra, e quanto sia frutto di negligenze professionali. E per me è un bivio: meglio per la città un esperto di bilancio o avere un politico forte che possa dare un’impronta al cammino amministrativo.

Forza Italia ha fatto il nome dell’ex presidente del tribunale di Tivoli Bruno Ferraro per la leadership. Che ne pensa?
Nome di prestigio, autorevole, di grande esperienza, terzo rispetto al mondo politico, di garanzia, sul quale da dirigente di Fratelli d’Italia esprimo grande consenso.

Non si sa se sia disponibile.
Sciogliere le riserve è un cammino lungo, vorrà capire bene nel caso quale supporto potrebbe arrivare.

La questione Guidonia nel centrodestra si è spostata dal tavolo provinciale a quello regionale, a quanto sembra Fratelli d’Italia è intenzionata a ottenere il candidato sindaco di coalizione.
Me lo auguro, sperando che la candidatura che verrà indicata possa raccogliere il consenso più ampio possibile nel centrodestra.

L’ex consigliere di FdI Alessandro Messa sostiene che abbiate già trovato la sintesi interna su un nome.
Se sia stata trovata la sintesi non lo so, dovrebbe chiederlo al coordinatore regionale Marsilio, io non so rispondere.

La candidatura di Messa sarebbe di sintesi?
Non uso dare giudizi sulle persone, Alessandro è un caro amico e un nome sempre valido.

Le chiedevo un giudizio politico, non personale. Non è un mistero che ci siano frizioni.
Assolutamente no. Io ho posto sul tavolo del partito la mia candidatura a sindaco.

Quindi tra lei e Messa non ci sono visioni diverse?
No, le visioni dipendono dal programma, ma i valori ci dovrebbero accomunare.

Lei ha detto al suo partito di essere disponibile a candidarsi, perché?
Me lo hanno chiesto otto presidenti di circolo di Fratelli d’Italia.

In tutto quanti sono?
Undici.

E’ una candidatura reale?
Non è di rottura.

Non la sta ponendo sul tavolo solo per far ritirare Messa?
Guardi vorrei chiarire.

Certo.
La mia candidatura non è pro Bertucci o contro Messa. Ritengo che come Alessandro vogliamo tutti il bene della città, il meglio per il partito e per la coalizione, poi è compito del tavolo del partito capire, e in base a quello si deciderà che fare. Anche se qualcuno in realtà sta provando a mettere paletti per il mio procedimento penale in corso per abuso edilizio, non per ville o palazzi, ma per un muretto perimetrale di spinta, mai commissionato da me, costruito su un terreno che non è mio…

Di sua moglie.
Sì di mia moglie, esclusivamente di mia moglie. Cosa c’entro io? Sono sicuro del proscioglimento. Il partito lo sa, cosa che ho detto nel momento in cui ho aderito a Fratelli d’Italia e i vertici regionali non lo hanno mai considerato un motivo ostativo.

Intanto comunque i rumors dicono che abbia pronta una lista civica.
Le ho già risposto prima.

In queste settimane ha parlato con l’ex sindaco Rubeis?
Ho parlato con tutti, da Di Silvio a Guglielmo a Rubeis.

Che ruolo svolge ancora l’ex sindaco?
Una volta faceva sintesi, oggi non più. Però e lo dico ribadendo che è un mio amico personale, il suo ruolo è di chi conosce gli uomini e il tessuto e può dare un contributo di idee e di esperienza.

Mi faccia capire, tornando al nodo candidato sindaco, dal suo punto di vista sarebbe meglio per il centrodestra una figura terza o un politico?
Guidonia avrebbe bisogno di una figura fortissima dal punto di vista politico, non bisogna nascondersi. Due o tre profili ci potrebbero essere, senza fare nomi, ma le condizioni rendono difficile praticare questa ipotesi e da uomo di centrodestra, ritengo quindi che un tecnico con una forte squadra di governo e consiglieri di esperienza potrebbe ben gestire il Palazzo di Guidonia, superare i personalismi, le criticità che in qualche modo hanno condotto a questo. Quindi pur ritenendo che una figura politica sarebbe migliore, oggi quella più praticabile per governare Guidonia e non solo per farsi eleggere in consiglio è individuare una figura terza.

Lo ha detto al partito?
In tutte le sedi. Il partito farà le sue scelte e poi io le mie.

Nel campo dei politici, la forzista e rubeisiana Marianna de Maio sarebbe spendibile?
Non rispondo su Marianna, non condividendo quel documento di Forza Italia, qualsiasi nome andrebbe bene rispetto a quel criterio.

Che ne pensa delle liste civiche?
Le darò la risposta più trasparente possibile. Non sono partite con il piede giusto, i miei amici colleghi di partito e di aula non potevano rappresentare un mondo civico. Sto parlando del Biplano, sono molto caparbi, tengono il punto, hanno aggregato e stanno lavorando a un progetto più ampio. Le civiche sono comunque un’opportunità per la città. E’ chiaro che se venisse meno una figura politica forte come candidato sindaco del centrodestra, potrebbero tornare centrali. Se i partiti non riusciranno a fare sintesi unendo la coalizione, potrebbero cercare loro di aggregare in maniera diversa.

Ma le civiche stanno nascendo per pura strategia politica o rispondono a un vero bisogno della città?
Le questioni si sovrappongono. Se la politica dei partiti è assente, colmano un vuoto. Quello è il punto, ecco perché la mia candidatura non è né di rottura e nemmeno provocatoria, il passo indietro lo farò solo per un nome unitario. Diversamente sarò pronto a valutare qualsiasi altra ipotesi.

Primarie del partito democratico, dall’altra parte della barricata come le sembra la situazione nel Pd? In passato, pur se da punti diversi, ha avuto interlocuzioni con Di Silvio. Tifa per lui?
Cercando di essere obiettivo, dico che il Pd ha perso l’occasione di governare la città nei prossimi anni. Con Simone Guglielmo siamo amici da generazioni, nutro nei suoi confronti un profondo affetto. Con Emanuele Di Silvio ho condiviso anche alcune iniziative politiche, ma certo non faccio il tifo.

Si sta parlando di nuovo del possibile impegno a Guidonia di Marco Rettighieri. Lo conosce?
Sì non benissimo, è un tecnico. Lancio una proposta a Rettighieri: candidarsi a governare la città al di là del partiti. E la provocazione è per tutti i partiti, unirsi su Marco Rettighieri, io sarei disposto a farlo.

Leave a Reply