Ha già accolto venti donne vittime di violenza il “centro ascolto” aperto quattro mesi fa dalla procura di Tivoli, un esperimento unico in Italia che punta su una rete integrata di protezione per combattere un fenomeno dalle dimensioni sempre più preoccupanti. E che, grazie ad un protocollo di intesa, vede impegnati la Asl, gli avvocati (attraverso la il Consiglio dell’Ordine e la Camera penale) e gli psicologi. “Ci vuole coraggio per chiedere aiuto, lo so bene – dice il procuratore capo Francesco Menditto, che di questo impegno ha voluto fare uno dei punti qualificanti del lavoro della procura – ma l’appello è di vincere la paura, di avere fiducia. Di superare lo stereotipo che l’unico modo per salvare i figli sia rimanere col marito violento”. L’obiettivo, insomma, è attivare la rete il prima possibile: “Spesso – aggiunge Menditto – ci si rivolge alle istituzioni quando le violenze arrivano al limite, quando diventano insopportabili. Trovare la forza di farlo prima significa avere la possibilità di ottenere supporto su tutti i fronti perché stiamo creando nel territorio un reticolo di servizi che consentirà di essere accolte e seguite”. Come è successo alle prime venti donne che hanno bussato al centro di ascolto. Sono state ascoltate e assistite. Poi indirizzate, a seconda dei casi: alcune ai servizi sociali, altre ai centri antiviolenza, altre ancora hanno presentato denuncia. Rimanendo sempre nella rete di protezione, perché non si debbano mai sentire sole.
PARTE IL TAVOLO TECNICO. E intanto la rete si allarga con il via alla seconda fase del progetto: oggi pomeriggio sarà inaugurato il “tavolo tecnico interistituzionale permanente” chiamato a definire procedure operative comuni. Significa che i vari settori della Asl, la procura, i Servizi sociali del Comune e le forze dell’ordine faranno squadra. L’evento inaugurale è un convegno che si svolgerà, a partire dalle ore 15, presso l’aula magna di Palazzo Cianti, vicino all’ingresso del pronto soccorso. Apriranno gli interventi del direttore generale della Asl Vitaliano De Salazar, del procuratore capo Francesco Menditto e di tutti i protagonisti della rete. Ci sarà anche il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma Giovanni Salvi e il presidente della Regione Nicola Zingaretti.
LA TAVOLA ROTONDA. Alle 17,15 la tavola rotonda con cui di fatto inizieranno i lavori del tavolo tecnico permanente, presieduto dal sostituto procuratore Andrea Calice. Partecipano la responsabile dei consultori familiari della Asl 5 Loredana Masi, il direttore territoriale Dsm Tivoli Teresa di Fonzo, il dirigente ai servizi sociali del Comune Maria Luisa Cappelli, il comandante del gruppo carabinieri di Ostia Alessandro Nervi, il comandante del gruppo carabinieri di Frascati Stefano Cotugno, il vicequestore aggiunto del commissariato di Tivoli Orlando Parrella, il comandante del gruppo della guardia di finanza di Tivoli Giuseppe Santonastaso.
LO SPORTELLO E’ APERTO PER TRE GIORNI A SETTIMANA: il martedì e il venerdì dalle 10 alle 14, il mercoledì dalle 14 alle 18 (esclusi i giorni festivi) ed è raggiungibile, seguendo le indicazioni fornite dai cartelli, oppure chiedendo al personale di vigilanza dall’ingresso della procura della Repubblica di Tivoli, in via Antonio del Re 24, dall’ingresso del tribunale in viale Niccolò Arnaldi 19. Le vittime di reato possono anche telefonare al seguente numero fisso: 0774451803 negli orari sopra indicati; inviare una e-mail alla posta elettronica infovittime.tivoli@giustizia.it; inviare una lettera a “Sportello informativo vittime vulnerabili”, via Antonio del Re 24, 00019 Tivoli. RedCro
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