Home Cronaca Guidonia, i giardini del Car museo a cielo aperto: in mostra terme e mosaici “esportati” dalla vicina villa romana

Guidonia, i giardini del Car museo a cielo aperto: in mostra terme e mosaici “esportati” dalla vicina villa romana

Guidonia, i giardini del Car museo a cielo aperto: in mostra terme e mosaici “esportati” dalla vicina villa romana

pallottinibarbet

Venute alla luce durante la costruzione del Centro agroalimentare (e all’epoca smontate per esigenze di tutela) le Terme romane con mosaici del II-III secolo d.C. sono state ricomposte e presentate al pubblico. E da ieri il Car (che ha finanziato l’intervento sotto la direzione della Soprintendenza) è diventato anche meta di passeggiate archeologiche. Basta arrivare al centro direzionale per poter ammirare una piccola parte della Villa Galloniana, un sito archeologico ancora tutto da scoprire e per la cui valorizzazione il top manager Fabio Massimo Pallottini ieri ha lanciato un progetto: “Un milione di euro in tre anni per valorizzare le preesistenze archeologiche ancora sepolte nelle aree di pertinenza del Centro Agroalimentare di Roma, facendone la risorsa di un equilibrato sviluppo condiviso e diffuso a Guidonia, all’area Tiburtina e alla Valle dell’Aniene, con la partecipazione e l’impegno economico dei ministeri, della Regione, degli enti locali, delle imprese. L’identità storica del territorio dove operano è oggi un’importante ricchezza per le imprese e per le comunità locali che le ospitano”. Il programma prevede la prosecuzione e la conclusione degli scavi nella Villa dei Galloni, la ultimazione delle prospezioni nella villa che conteneva l’impianto termale inaugurato ieri, il recupero dell’antico casale agricolo “Casaletti”, lo studio sistematico dei mosaici e delle opere d’arte già scoperte. Mentre sta per partire, finanziati dalla Soprintendenza, la valorizzazione della antichissima chiesa diroccata di Santa Sinforosa.

La soprintendente. “Un modello da seguire il metodo di lavoro inaugurato” per la Soprintendente Alfonsina Russo: “La collaborazione tra il Car e la Soprintendenza, realizzata sin dall’inizio con le indagini preventive accurate in fase di costruzione, permette oggi di realizzare la ricollocazione dell’ambiente termale di una villa rustica di epoca romana e consente di concepire standard di collaborazione in grado di conciliare con rigore esigenze di tutela e di sviluppo, di salvaguardia del territorio e di valorizzazione dell’impresa. Bello pensare che non sia solo casuale la costruzione del Car nello stesso sito dove alcune ville rustiche producevano beni agroalimentari. Questa, del resto, era la “competenza” dell’Ercole Tiburtino”.

Gli interventi. Il compito di descrivere i tre diversi siti archeologici compresi nell’area del Car in prospettiva di sviluppo all’archeologo Zaccaria Mari. Mentre ampia disponibilità e supporto politico – anche riguardo al progetto triennale di valorizzazione archeologica preannunciato da Pallottini – hanno espresso il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, così come il neosindaco di Guidonia, Michel Barbet. Entrambi hanno sottolineato l’esigenza che le istituzioni e le imprese realizzino programmi di sviluppo in grado di rimettere in moto l’occupazione nei territori e nuova attenzione ai temi culturali e agli studi sulla identità storico-archeologica delle comunità locali. Entrambi hanno garantito collaborazione e impegno per una nuova e ulteriore fase di sviluppo del Centro Agroalimentare Roma, che includa la valorizzazione delle produzioni locali a km Zero, la formazione professionale nell’agroalimentare, la gestione di attività di accoglienza e di intrattenimento. RedCro

Leave a Reply