Una bomba che si chiama isola ecologica. Succede a volte che quella che dovrebbe essere una soluzione pulita e decorosa diventi all’improvviso un problema. Un esempio? Quello che sta accadendo in queste settimane a Tivoli Terme con l’isola ecologica di Via Orazio, già oggetto di ripetute segnalazioni da parte dei cittadini che hanno visto consumarsi sotto i propri occhi uno scempio vero e proprio. L’area si trova a pochi metri dai giardini pubblici dove ogni giorno vanno a passare qualche ora all’aria aperta i piccoli residenti della periferia termale, ma pensare che possa trattarsi di una zona sicura è un azzardo, visti i cumuli di rifiuti di ogni genere che vengono portati senza seguire le regole messe in bella mostra fuori dalla rete di recinzione, che dovrebbe servire a proteggere l’area. “Siamo seriamente preoccupati, ieri pomeriggio insieme al capogruppo del Pd Manuela Chioccia siamo andati a vedere con i nostri occhi la situazione che molti concittadini ci avevano segnalato – dice il consigliere e segretario dem Alessandro Fontana -. Siamo sconcertati, a terra c’è buttato di tutto: da materassi a residui di mobili, passando per vetri rotti e pezzi di elettrodomestici. Chiederemo immediatamente al Comune di intervenire, è necessario un sopralluogo anche da parte dell’ufficio di igiene e dei tecnici dei Lavori Pubblici per verificare se la rete di recinzione sia a norma”. Ad alzare il livello di attenzione è proprio la vicinanza con il parco pubblico e la presenza dei piccoli tiburtini a pochi metri dall’area nata sulla carta per restituire decoro ad un quartiere martoriato dalle disfunzioni della gestione della cosa pubblica. Ma le buone intenzioni, a quanto pare, sono rimaste tali.
Anna Laura Consalvi
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