Home Cronaca Tivoli, la guerra dei rifiuti: sindacati e politica contro l’amministrazione di Girardi. “Se ne deve andare”

Tivoli, la guerra dei rifiuti: sindacati e politica contro l’amministrazione di Girardi. “Se ne deve andare”

Tivoli, la guerra dei rifiuti: sindacati e politica contro l’amministrazione di Girardi. “Se ne deve andare”

Non c’è solo lo sciopero generale a dare problemi a chi si occupa di nettezza urbana a Tivoli ma pure la gestione dell’Asa spa, Azienda Speciale Ambiente, nella mani di Francesco Girardi. Il braccio di ferro tra l’ingegnere che porta il “modello Tivoli” addirittura in giro per l’Europa e i lavoratori è iniziato da qualche settimana e oggi continua, dopo le lettere inviate dai dipendenti all’attenzione del primo cittadino della Superba, Giuseppe Proietti. Sul banco degli imputati i metodi utilizzati dall’amministratore unico, che pare siano poco in linea con l’anno 2017 e con le conquiste della classe operaia arrivate il secolo scorso. Il medioevo girardiano, insomma, non piace affatto ai lavoratori che oggi hanno trovato dalla loro parte anche la politica, in particolar modo lo “Spazio Sociale Albino Bernardini”, che in una nota chiede a chiare lettere la defenestrazione di Girardi: “Se ne deve andare. A Tivoli il porta a porta lo pagano chi non evade le tasse, i lavoratori dell’Asa e i “volontari” della Congeav”, dicono parlando di chiacchere e mancato rispetto del contratto di lavoro. “Girardi gestisce l’azienda pubblica con piglio borbonico – aggiungono -, negando spazi per le assemblee dei lavoratori, interpretando a piacer suo norme e regolamenti”. Ma non c’è solo il rapporto conflittuale con la forza-lavoro: ad essere stigmatizzato è anche il successo della raccolta differenziata porta a porta. “Diminuiscono i proventi della vendita dei materiali riciclabili e aumenta anche il costo totale del servizio da 384 euro /tonn a 428 euro/tonn, ma la tariffa riscossa non copre il 60% dei costi sostenuti”. Al lungo elenco di successi mancati si aggiungerebbe il “blocco del recupero dell’evasione e la perdita di due milioni di euro di finanziamenti già stanziati prima del suo insediamento”. Sulla stessa linea pure la Cgil Funzione Pubblica che parla di “metodi padronali nelle aziende pubbliche”, ripercorrendo brevemente i punti salienti della lotta interna tra management e dipendenti. La replica potrebbe essere già dietro l’angolo. alc

Leave a Reply