Home Politica Tivoli, acqua al Villaggio Adriano, è polemica: “Fanno propaganda con il lavoro degli altri”

Tivoli, acqua al Villaggio Adriano, è polemica: “Fanno propaganda con il lavoro degli altri”

Tivoli, acqua al Villaggio Adriano, è polemica: “Fanno propaganda con il lavoro degli altri”

L’acqua arriva al Villaggio Adriano e la polemica fa capolino dalle pagine Facebook dell’opposizione. La notizia è una di quelle buone e non ci piove: dopo ben 30 anni al Villaggio Adriano arriva l’acqua potabile della rete pubblica. Si mette fino così ad un’odissea vera e propria, che ha visto i residenti della zona a due passi dalla Villa di Adriano e dal casello autostradale, ritrovarsi dal 2007 con il problema della non potabilità dell’acqua tirata fuori dai pozzi artesiani. Chiaramente il lavoro porta la firma di Acea ATO 2 e su questo non ci piove, ma a diventare oggetto di contesa è la paternità dell’operazione di raccordo, che secondo Palazzo San Bernardino ha visto protagonista l’attuale amministrazione comunale. A saltare sulla sedia sono stati prima gli esponenti del gruppo di Alleanza per Tivoli, poi quelli del Partito democratico tiburtino. “Gli altri hanno lavorato, il sindaco e i suoi si asciugano il sudore – dicono con un post i primi -. L’assessore alla propaganda toppa ancora”, chiosano. “Noi siamo consapevoli che l’amministrazione comunale è in affanno perché non ha prodotto nulla, ma intestarsi il merito di opere pubbliche realizzate da altri fa davvero sorridere. Non è solo una caduta di stile, è dire una cosa per un’altra – . Rilancia il segretario e consigliere comunale del Pd, Alessandro Fontana – La condotta idrica per il Villaggio Adriano è stata programmata, progettata, finanziata e realizzata da Acea ATO2 Spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato a Roma e provincia. Leggiamo, invece, di ringraziamenti ad assessori comunali e delegati del sindaco per l’attività di “coordinamento e stimolo” di non si sa cosa. Comunque i cittadini del quartiere avranno l’acqua potabile nelle loro case. E di questo ce ne rallegriamo tutti”.

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