Home Cronaca Scontro in Comune, la Cgil: “Bloccare l’assunzione del nuovo dirigente, illegittima e conti già in rosso”

Scontro in Comune, la Cgil: “Bloccare l’assunzione del nuovo dirigente, illegittima e conti già in rosso”

Scontro in Comune, la Cgil: “Bloccare l’assunzione del nuovo dirigente, illegittima e conti già in rosso”

Bloccare la nuova assunzione, “illegittima” e ulteriore colpo per le casse dell’ente. L’ultimo scontro nel Palazzo bianco di Guidonia Montecelio ruota intorno all’arrivo del super tecnico per i conti, voluto dal commissario prefettizio Giuseppe Marani. Un dirigente esterno, ex articolo 110, come le migliaia di euro che costa ogni anno. A fare fuoco e fiamme è la Cgil Funzione Pubblica, che ieri mattina per mano di Cadia Liberti e Eugenio Carloni ha protocollato la richiesta formale di annullamento della delibera.
Meglio chiarire l’orizzonte. Il commissario si sta muovendo in una scacchiera avvelenata, il Comune è paralizzato, ben cinque dirigenti sono coinvolti in diverse indagini. Gilberto Pucci alle Finanze è diventato un nervo scoperto per l’ente, dopo l’ultimo avviso di garanzia infatti ha pressato per essere spostato in altro settore. Così è stato collocato alla guida dei servizi di staff, lasciandogli l’interim alle Finanze, provvisoriamente. Tanto che il commissario Marani d’urgenza ha modificato il piano occupazionale dell’ente prevedendo di assumere un dirigente fiduciario per i malandati conti del Comune, un tecnico, da dicembre. E questa è la delibera contestata in ogni modo dalla Cgil.

“In base a quanto prevedono le norme – scrive il sindacato – il programma triennale del fabbisogno di personale deve essere elaborato con le indicazioni del bilancio di previsione, che a Guidonia Montecelio non è stato ancora approvato, rendendo illegittima e nulla quindi qualsiasi modifica del fabbisogno”. Non solo, a non quadrare per i sindacalisti è poi la scelta specifica di prevedere l’assunzione di un dirigente a tempo determinato, considerando che ci si appresta ad approvare il bilancio attraverso il riequilibrio finanziario “che potrebbe impedire qualsiasi tipo di assunzione”. Senza dimenticare i conti in rosso, “aggravare ulteriormente le finanze potrebbe risultare lesivo degli interessi economici dell’ente”.

E sul caso Pucci, la Cgil non tralascia uno spillo. Non suona infatti il trasferimento ai servizi di staff, che per il sindacato intanto non sono un’area vera e propria, ma che comunque contenendo il Ced e i sistemi informativi costituirebbero un intoppo insuperabile per il trasloco di Pucci, “che risulterebbe rinviato a giudizio proprio per gravi fatti presuntivamente avvenuti mentre era nell’ufficio in questione”. Si tratta dell’inchiesta sulle spese folli del Comune, che proprio oggi vede celebrare la prima udienza a Tivoli.
geape.

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