Regionali, il centrodestra sbanca e Cartaginese fa il bis

Tivoli non va controcorrente e incorona i partiti di centrodestra che fanno il pieno in occasione delle elezioni che hanno portato Francesco Rocca alla guida della Regione Lazio. A conquistare il secondo mandato consecutivo è Laura Cartaginese, la più votata a casa con le oltre 1700 preferenze portate nella cassaforte leghista, che incidono sul totale di 12.102 incassati alle urne tra Roma e Provincia. “Siamo profondamente orgogliosi della preferenza che in tanti hanno deciso di esprimere nei nostri confronti. Sapere che in 15mila hanno scritto Cangemi e in 12mila Cartaginese è significativo, è un successo grazie al quale saremo nuovamente all’interno del consiglio regionale del Lazio in una legislatura finalmente guidata dal centrodestra”, ha commentato in una nota diffusa ieri assieme a Pino Cangemi con cui ha corso in ticket per questa tornata. Una vittoria che peserà anche sugli equilibri interni del partito.

Non è un mistero la decisione di Vincenzo Tropiano, che dopo l’addio di Andrea Napoleoni al Carroccio resta unico alfiere del gruppo in consiglio comunale, di non dare il proprio sostegno alla collega, preferendo Eugenia Federici scesa in campo con Tony Brugnolo, nome su cui puntava il dominus del Lazio Claudio Durigon. Se e come sarà la resa dei conti lo sapremo a breve anche perché la seconda partita che adesso si apre è quella delle comunali che si terranno il prossimo anno e su cui in molti stanno già lavorando.

Restando in tema regionali nel Pd la corrente vincenziana ha mantenuto le promesse, portando alla coppia Mario Ciarla-Eleonora Mattia, rispettivamente 548 e 553. La pesatura, che sicuramente avrà anche riverberi nel partito che in terra tiburtina ha bandito le parole “unione” e “sinergia”, è stata salutata positivamente dallo stesso Marco Vincenzi, che si appresta a ricoprire un ruolo di primo piano per il Giubileo che verrà. “Abbiamo perso la Regione che ora avrà un nuovo Presidente, Francesco Rocca, a cui vanno i miei migliori auguri. Il Partito Democratico è ora la prima forza d’opposizione. Il frutto di un lavoro fatto sul territorio da una squadra che nonostante i risultati negativi, dopo settembre ha dimostrato di voler ripartire”, ha commentato. Tra gli eletti nelle file dell’opposizione anche Pierluca Dionisi, (270 le preferenze portate a casa a Tivoli) in quota Azione-Italia Viva, in ticket in zona con la consigliera del partito di Calenda, Alessandra Fidanza (191 voti). Il gruppo ora vanta una rappresentanza nell’aula che conta e che farà valere in sede di trattiva nei prossimi mesi quando ci sarà da capire chi si candiderà alla guida della Città. Buona la performance di Sandro Gallotti in Forza Italia, il due volte sindaco ha preso 430 preferenze e 380 la sua compagna di campagna elettorale, Angela Di Miccoli, ex assessore della giunta Proietti. Sono 399 quelli invece incassati dal pentastellato Carlo Caldironi e 200 quelli Ezio Paluzzi, altra figura storica della politica locale, in corsa con Liberi e Uguali. Pallottolieri riposti nel cassetto ora è tempo di strategie e la strada davanti non poi così lunga.