Home città Guidonia Parlamentarie 5S, da Guidonia fioccano aspiranti candidati: c’è Cubeddu ma non è il solo farista

Parlamentarie 5S, da Guidonia fioccano aspiranti candidati: c’è Cubeddu ma non è il solo farista

Parlamentarie 5S, da Guidonia fioccano aspiranti candidati: c’è Cubeddu ma non è il solo farista

Un piccolo esercito di aspiranti deputati e senatori si muove da Guidonia Montecelio sulla ormai mitologica piattaforma Rousseau in cerca di una candidatura alle parlamentarie. Chi si preoccupava dell’assenza nella terza città del Lazio di profili pronti a mettersi in gioco a livello sovracomunale si è sbagliato di grosso. Nel movimento cinque stelle sono ore di grande fibrillazione per la recente chiusura, il 3 gennaio, dei termini per auto presentare la candidatura alle primarie online che decideranno le liste pentastellate. Regole super rigide anche se modificate in questa nuova veste 2018 (sul fronte alleanze, ma anche sull’apertura a personalità non iscritte), il voto online riservato agli attivisti stabilirà i candidati per Camera e Senato. Le date? Si è in attesa che il sito di Beppe Grillo proferisca verbo. Tant’è che per sapere con certezza chi sono i papabili bisognerà attendere una settimana, quando gli elenchi delle parlamentarie diventaranno ufficiali dopo le verifiche interne, ma intanto qualche indiscrezione trapela. E così Guidonia, in scia con quanto sta avvenenendo in ogni dove, vede pronti a contendersi voti sulla piattaforma per un posto in lista al parlemento, nomi noti e semplici attivisti. In base a quanto emerso fino ad ora i candidati alle parlamentarie dovrebbero essere almeno cinque.

A dire il vero, di nome proprio noto ce ne è soltanto uno, Sebastiano Cubeddu, come da rumors che vanno avanti ormai dalla scorsa primavera, dovrebbe essere tra gli sfidanti. Il diretto interessato si è reso irreperibile ma le indiscrezioni sono univoche. Cubeddu è in gioco. Avvocato dell’Inpgi, capogruppo cinque stelle dal 2014 al 2016 durante il secondo governo Rubeis, Cubeddu non si è ricandidato alle ultime amministrative. Sempre secondo quanto uscito in quelle settimane di fuoco, la famigerata clausola sull’aspettativa dal lavoro fu confezionata per farlo fuori dalla candidatura a sindaco. Così tuonavano nei giorni delle plateali liti sul forum i suoi supporter. Se la regoletta fu creata in maniera mirata è azzardato dirlo, per carità, diciamo che la sua esclusione fu una conseguenza diretta. Fatto sta che già in quel periodo si suggeriva un possibile impegno a livello nazionale, magari al Senato. Poi ci sono state le elezioni comunali e Cubeddu è sparito dalle riunioni settimanali del movimento. L’avvocato è esponente di punta dell’anima oggi in opposizione interna nei cinque stelle di governo di Guidonia, i faristi, gli attivisti che vengono cioè dall’esperienza del Faro che fu precursore – a pensarci bene – del movimento in un esperimento tutto locale. Il gruppo dei faristi è sempre stato una componente a sé nel mondo grillino e ha subìto l’avanzata – con le elezioni amministrative – dei tanti invece del meet-up. Paolo Aprile era la garanzia di quella visione come numero due della Giunta, nel neo governo. Si è dimesso e ora forti rappresentanti diretti non ce ne sono più, almeno al vertice.

Cubeddu da giugno si è defilato, assumendo una posizione critica però rispetto alla gestione amministrativa degli amici Barbet e Santoboni (e a proseguire). Eclatante il caso sull’urbanistica, quando è scoppiato cioè il polverone per il tenore della commissione e la presenza dell’ingegnere Umberto Ferrucci. In quella occasione Cubeddu è tornato alle riunioni chiedendo la testa della presidente Anna Checchi ma gli andò male. La linea non passò. Certo è che il ruolo critico non è stato nascosto dall’ex capogruppo ma neanche negato dal sindaco che in una recente intervista ha confermato il piglio contrario di Cubeddu alle scelte amministrative. Proprio rispetto a una sua possibile candidatura alle parlamentarie non sono arrivati messaggi di grande sostegno dai cinque stelle impegnati in Comune. Clamoroso il caso di Claudio Caruso che ha pubblicamente detto di non essere rappresentato da Cubeddu, per poi – in questi giorni – confermare la linea su facebook con un endorsement coi fiocchi all’uscente senatore Michele Giarrusso, che si è speso parecchio sui temi dell’antimafia. Eppure lo stesso Michel Barbet – sempre in quella intervista – ha riservato all’opzione Cubeddu toni diplomatici e molto freddi. A quanto pare comunque l’avvocato è in pista, ma ci sono anche altri aspiranti alle parlamentarie di Guidonia. Già questo fa intendere come il suo passo non sia frutto di una scelta largamente condivisa. Anzi. Gli altri? Un ex candidato al consiglio comunale, un attivista di vecchia data, un militante del web e ci sarà almeno una donna. Si fa il nome di Elia Santori, classe 1974, farista che però smentisce “pubblicamente” su facebook. Ma secondo i bene informati ci sono altre possibili donne in lizza sempre di quella area.
Gea Petrini

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