Home Politica Monterotondo, Di Ventura è il candidato civico del centrodestra. Sul Pd: “Una monarchia ereditaria”

Monterotondo, Di Ventura è il candidato civico del centrodestra. Sul Pd: “Una monarchia ereditaria”

Monterotondo, Di Ventura è il candidato civico del centrodestra. Sul Pd: “Una monarchia ereditaria”

Inizia ufficialmente la campagna elettorale del centrodestra per le amministrative di Monterotondo, Simone Di Ventura sarà il candidato a sindaco dell’intera coalizione. Era nell’aria, ma ora è confermato l’appoggio al civico da parte di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Veleni con il Pd

Di Ventura è un consigliere uscente ex Pd e nella nota che ufficializza il suo impegno alle prossime elezioni attacca in maniera decisa il suo ex partito: “Aderii al Pd quando credevo che si trattasse di un progetto nuovo e, come asserisce il nome, democratico. In alcuni anni, durante i quali ho svolto il ruolo di consigliere comunale, ho trovato molti più elementi per discostarmene che per rimanere all’interno del suo contenitore. Una vera e propria monarchia, nei modi di fare, di governare, ma anche nella messa in atto delle ideologie, che solo all’apparenza può sembrare democratica”. Parole di fuoco. Di Ventura non si risparmia neanche nei confronti delle primarie che poco più di una settimana fa hanno designato Riccardo Varone come candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra: “Tutto questo è confermato dalle primarie, uno strumento con cui di fatto il partito ha dato indicazioni dall’alto ai propri elettori, dando allo stesso tempo una parvenza di democraticità all’evento”.

Lo spirito della candidatura

Il candidato civico si è appellato, inoltre, alla voglia di cambiamento dei cittadini di Monterotondo, comune amministrato da sempre da giunte di centrosinistra: “Se il centrodestra ha deciso di sostenermi, evidentemente questo percorso di alternativa a chi ha governato per svariati decenni l’ho svolto nel modo corretto e più naturale possibile. La sfida è difficile e stimolante, abbiamo per la prima volta in tanti decenni l’opportunità di cambiare realmente qualcosa, relegando al passato quella che finora è stata una vera e propria monarchia ereditaria”.
Emanuele Del Baglivo

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