Fonte Nuova, “venite con noi da Zingaretti”. I Cinque Stelle all’attacco del Pd sui rifiuti

Arriva fuori dai confini comunali di Fonte Nuova la polemica tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle sulla questione rifiuti. Oggetto del contendere il flash mob organizzato dai democratici lo scorso 2 giugno alla discarica dell’inviolata di Guidonia a cui ha partecipato anche il candidato sindaco di Fonte Nuova Federico Del Baglivo. La tesi del Pd provinciale, avallata anche dal partito locale, è che la giunta romana guidata da Virginia Raggi volesse scaricare i rifiuti della capitale sulla provincia. Tesi respinta con forza dal Movimento 5 Stelle che, invece, ribalta la situazione. “Sulla questione c’è bisogno di chiarezza – sostengono i grillini di Fonte Nuova – tutto parte dal 2012 con la Regione Lazio all’epoca guidata da Renata Polverini. In quel periodo la regione elaborò il piano rifiuti incaricando l’allora provincia, oggi città metropolitana, di uno studio per individuare le aree idonee alla costruzione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti”.

Il frutto di questo studio è la lettera del dirigente ambientale Paola Camuccio ai 120 sindaci dell’area metropolitana, che, invece, il Pd legge come volontà della giunta Raggi a portare i rifiuti di Roma fuori dal territorio provinciale e, quindi, anche all’inviolata. “Lo studio di oggi – continuano dal Movimento – fornisce le caratteristiche idonee per un terreno affinché venga costruito un nuovo impianto per la gestione dei rifiuti secondo vincoli ambientali, idrogeologici e territoriali. Nella lettera, firmata dalla dottoressa Camuccio e non da Virginia Raggi, viene chiesto ai 120 sindaci dell’area metropolitana se nel loro territorio è presente un’area simile. Non viene mai citata la discarica dell’inviolata né l’impianto Tmb”. Le considerazioni terminano con un invito al Partito democratico. “Visto che adesso il Pd si è accorto della questione ambientale, li invitiamo a venire insieme a noi in regione per chiedere al loro presidente Zingaretti come mai è bloccato l’iter per l’isola ecologica che loro stessi hanno voluto a via Salvatoretto”.
Vincenzo Perrone