Home Cronaca Fonte Nuova, caso 5G: il comitato: il progetto non va, vogliamo ordinanza

Fonte Nuova, caso 5G: il comitato: il progetto non va, vogliamo ordinanza

Fonte Nuova, caso 5G: il comitato: il progetto non va, vogliamo ordinanza

L’associazione Cittadini per Fonte Nuova è Nostra torna sul caso 5G e denuncia una serie di irregolarità che avrebbero portato alla illegittima installazione dell’antenna della discordia a Santa Lucia. Dal comunicato congiunto, stilato con il comitato di Monte Porzio Catone e diffuso dalla presidente Donatella Ibba, emergerebbe una violazione del Praeet di Fonte Nuova da parte del provider Iliad.
“Dopo estenuanti vicissitudini per venire in possesso della documentazione necessaria per valutare il progetto dell’antenna in questione scopriamo che il progetto – recita il comunicato –, così come presentato, non solo non sembra autorizzabile, ma sembra mancare anche dei presupposti legali minimi per essere anche solo considerato e portato avanti”.

L’associazione sostiene anche che il nulla osta fornito da Arpa Lazio è da considerarsi nullo, dato che le misure periziate non sembrano corrispondenti alla situazione di elettrosmog che insiste in quell’area.
“Le misure effettuate dal Comitato di Tutela e Salvaguardia Ambiente in Monte Porzio Catone nel sito n.5 di cui alla perizia e le misure di fondo elettromagnetico sono risultate essere ~1.0V/m, contro il valore riportato nella perizia di 0.3V/m – continua la nota dell’associazione –. Tra le altre cose, fatalità, c’è lo stesso valore numerico 0.3V/m in altri tre luoghi, cosa pressoché impossibile”. Secondo il parere del comitato l’installazione dell’antenna 5G non può essere portata avanti, dovrà essere l’amministrazione di Fonte Nuova a vigilare affinché Arpa esegua, se del caso, la revoca del nulla osta, “azione che farebbe cadere sia il progetto sia il ricorso al TAR, intrapreso dal gestore a seguito del diniego all’installazione del comune”. L’associazione auspica la realizzazione di un regolamento comunale nel più breve tempo possibile e l’applicazione di un’ordinanza di moratoria a favore della salute pubblica come nel caso di Guidonia.
Emanuele Del Baglivo 

Leave a Reply