Home Cronaca Emergenza incendi, dal Comune di Tivoli giro di vite contro i campi incolti

Emergenza incendi, dal Comune di Tivoli giro di vite contro i campi incolti

Emergenza incendi, dal Comune di Tivoli giro di vite contro i campi incolti

Afa e caldo non danno tregua e il comune di Tivoli si prepara ad un controllo a tappeto del territorio coinvolgendo forze di polizia, enti ed associazioni di protezione civile impegnate in questi giorni difficili. Questo il contenuto della riunione del Coc, il Centro operativo comunale per l’emergenza, consumatasi ieri pomeriggi e convocata dal sindaco, Giuseppe Proietti, per analizzare i fatti accaduti negli ultimi giorni in città, con particolare riferimento a Tivoli Terme. “Tutte le forze in campo hanno assicurato il massimo impegno per prevenire e fronteggiare l’emergenza, provocata anche dalle alte temperature e dalla persistente siccità – fanno sapere dal Municipio -.  Alla riunione era presente anche un rappresentante della Asl Rm 5, il quale ha comunicato l’avvenuto avvio delle attività di messa in sicurezza e di bonifica dai rifiuti dei terreni in località Cesurni e Albuccione dell’ex Pio Istituto Santo Spirito, di proprietà dell’azienda sanitaria”. Intanto, come anticipato ieri, Proietti ha comunicato che l’amministrazione comunale ha richiesto all’Arpa Lazio di monitorare la qualità dell’aria nelle zone della città colpite dai roghi e “che il Comune di Tivoli ha adito le vie legali – rivolgendosi alla Procura della Repubblica attraverso le forze di polizia – nei confronti dei privati che non abbiano rispettato, nei tempi fissati, gli obblighi indicati nelle relative diffide e ordinanze sindacali”. Più precisamente, la diffida dell’11 febbraio 2015 e l’ordinanza N. 54 del 12 febbraio 2015, con cui si obbligavano i privati proprietari delle aree dell’ex Polverificio Stacchini e zone limitrofe alla pulizia e bonifica dai rifiuti, messa in sicurezza e vigilanza delle stesse aree, compreso il terreno del cosiddetto “campo dei siciliani”, interessato dall’incendio della scorsa settimana e di circa un mese fa. All’ordinanza di febbraio 2015 hanno fatto seguito le ordinanze 428 e 430 dello scorso 6 giugno, in cui si è chiesto agli stessi proprietari, tra l’altro, di produrre entro sette giorni una dettagliata relazione sugli adempimenti effettuati per il rispetto degli obblighi contenuti negli atti del 2015″, continua la nota diffusa oggi. Intanto, sempre Palazzo San Bernardino, ha disposto un piano straordinario di controllo e verifica della corretta applicazione dell’ordinanza per l’emergenza incendi, che obbliga i privati a una serie di adempimenti per prevenire il diffondersi dei roghi, tra cui la pulizia e il taglio di era e sterpaglie nei terreni incolti.

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