Assalto alla Città Metropolitana: grandi manovre in attesa delle elezioni per il rinnovo

Se il Governo è alle prese con la partita a scacchi della Presidenza della Repubblica dalle parti della politica locale non si scherza. A scatenare un tourbillon di incontri, più o meno in presenza vista la stagione del distanziamento forzato nei fatti ancora in atto, è la questione dell’elezione del consiglio metropolitano. Regole alla mano la faccenda si chiude un paio di mesi dopo la proclamazione del sindaco di Roma, quindi entro dicembre ci saranno 24 nuovi consiglieri guidati da Roberto Gualtieri, che intanto cerca di far quadrare i conti della giunta. Per Tivoli si tratta di fare almeno il bis visto che un posto se l’era guadagnato il pentastellato Carlo Caldironi che ha gestito, con alterne fortune, la pesante e complessa delega alla Mobilità e Viabilità, Pianificazione Strategica e Urbanistica, Lavori Pubblici. Una eredità che qualcuno vuole assolutamente raccogliere, anche per non lasciare il comune senza una bandierina importante per il futuro sviluppo della città. Le manovre stanno così tenendo impegnate tutte le forze politiche a partire dalle civiche che sostengono la maggioranza proiettiana e che cercano una ulteriore sponda in casa in vista di una stagione difficile su più fronti.

Da Di Lauro a Chioccia, i nomi in campo per un posto al sole

Dalle Terme all’emergenza liquidità sempre dietro l’angolo, i temi sono davvero tanti, senza considerare l’importante capitolo scuole, vista la competenza sulle scuole superiori di Città Metropolitana e il problema dell’ “Olivieri” chiuso per problemi di stabilità strutturale all’inizio dell’anno scolastico che potrebbe portare ad un “effetto domino”. Tra i nomi più o meno sussurrati spicca quello del presidente del consiglio comunale, Emanuele Di Lauro, che potrebbe tentare la strada della candidatura per il centrodestra. Dall’altra parte della barricata invece la figura ricorrente è quella della consigliera dem Manuela Chioccia, che potrebbe mettere d’accordo le anime variegate del centrosinistra: da Una Nuova Storia a Tivoli Partecipa la quadra potrebbe essere trovata ma, come il passato più o meno recente insegna, nulla può davvero essere dato per scontato.

Il “nodo di Giuseppe” e gli equilibri in chiave futura

Tra una elezione e l’altra spunta pure il “nodo Laura Di Giuseppe”, ex giovane democratica passata per le civiche e approdata in Italia Viva, è sempre più presente nelle iniziative istituzionali, sfruttando così appieno il ruolo di vice sindaco. Spiccava la sua mise rossa d’ordinanza, con fascia tricolore, nel corso della visita della première dame Brigitte Macron a Villa D’Este di qualche giorno fa. La scelta low profile del sindaco Proietti in questi mesi potrebbe essere un segnale di stanchezza ma anche un primo passaggio di consegne alla next generation. Un ruolo, il suo, che cresce a dispetto di diversi fattori e che potrebbe avere effetti più o meno desiderati non tanto e non solo sulle elezioni di Città Metropolitana quanto sul futuro a breve e medio termine in campo moderato. Chissà cosa ne pensa il resto della maggioranza.