Claudio Zarro dal suo ruolo di consigliere di opposizione, come valuta il nuovo governo di Guidonia Montecelio a guida Cinque stelle e Pd? Che clima c’è nella nuova maggioranza?
Non c’è un buon clima perché siamo di fronte a una fusione a freddo tra due forze politiche che se ne sono dette di tutti i colori. Michel Barbet e Emanuele Di Silvio erano uno contro l’altro. Il consigliere Briganti diceva che si sarebbe dimesso in caso di accordo con il Pd, eppure sono ancora tutti lì.
Dai banchi della minoranza ha dato vita a un progetto civico, Uniti in Comune, su cosa si fonda?
È un progetto politico corale che va oltre me, ci sono studenti, professionisti, pensionati. La caratteristica è che intanto nessuno ha la tessera di partito, non abbiamo lacci che ci legano a Roma, puntiamo tutto su Guidonia e la sua identità.
Siete sei liste…
Veramente sta per uscire la settima lista.
Bene, sette liste. Ho notato che avete scelto il radicamento nei singoli quartieri.
Da una parte abbiamo liste con una connotazione di quartiere, come la lista di Colleverde dove, al di là di Laura Alessandrini, è da Gianluigi Marini che non è presente un consigliere comunale impegnato per quella zona. Lo stesso abbiamo una lista radicata a Villanova, un quartiere dove c’è tanto da fare. Ma abbiamo impostato il progetto non solo sulla presenza nei quartieri, ci sono liste poi che rappresentano delle tematiche, come quella di Pichini.
Cioè?
Guidonia in Opera con Massimiliano Dau capolista rappresenta il nostro impegno sulla cultura.
Parliamo allora di questa settima lista che sta per arrivare.
È una lista con persone di mia strettissima fiducia…
La sua lista, quindi.
Non ho una lista mia perché insieme abbiamo tutti lavorato al progetto complessivo e a ogni singola lista. Ci sono persone che prima appoggiavano Di Silvio, altre del Polo Civico, altri del centrodestra, ma tutti oggi vogliamo solo impegnarci per Guidonia.
Senta Zarro, lei capirà che negli ambienti della politica ci sia un certo scetticismo sulla reale portata di questa vostra alleanza civica, Uniti in Comune, con sette liste. Le chiedo ma questi sette simboli saranno veramente sulla scheda elettorale? Non è che sono contenitori vuoti?
I simboli saranno tutti presenti sulla scheda elettorale, ognuna raccoglierà le firme per esserci e ognuna ha un capolista con 200, anche 300 voti di partenza. Ma le dico di più, le liste ognuna con un target e una territorialità, sono già tutte piene, anzi nella prima che abbiamo presentato siamo 38 persone, dovremo selezionare i candidati. Lei capisce che sarebbe assurdo presentare le liste nel corso dei mesi e poi non farle trovare agli elettori, farei io per primo una brutta figura. Il nostro obiettivo è raggiungere le 8, anche 10 liste e proporre quello che è stato il modello Proietti a Tivoli.
Non è la prima volta che sento parlare di esportare il modello Tivoli a Guidonia Montecelio. Il Polo Civico ha già tentato l’altra volta, ottenendo tra l’altro un ottimo risultato, per un soffio hanno mancato il ballottaggio. Perché se credete tutti nel civismo e nel modello Tivoli non vi siete uniti? Perché lei invece di creare Uniti in Comune con le sue sette liste non ha parlato con il Polo civico?
Ha detto bene Stefano Sassano nell’intervista che le ha rilasciato, io la penso come lui: non si può essere civici a Guidonia Montecelio e poi al di là del raccordo Aldo Cerroni, che è il leader del Polo civico e ne è stato candidato sindaco, è capo segreteria della consigliera regionale Marietta Tidei, con due partiti Italia Viva e Azione di Calenda che di fatto fanno riferimento a lui. Mi sembra che Mauro Lombardo quando ci spiega che il civismo è solo su Guidonia e poi ognuno è libero di fare quello che vuole, in realtà si stia arrampicando sugli specchi. Noi abbiamo privilegiato il dialogo con chi voleva differenziarsi da loro, fermo restando che con alcune anime del polo civico ci sono colloqui ma sempre con una linea di demarcazione.
Parliamo allora del futuro prossimo, quello elettorale. Proprio Lombardo ha spiegato che il Polo Civico è pronto a dialogare con tutti tranne i Cinque Stelle, e oggi il Pd, per il giudizio sull’amministrazione del tutto negativo. La vostra posizione quale è? Andrete da soli alle elezioni?
Noi stiamo valorizzando il capitale umano e siamo l’alternativa reale perché puntiamo a creare una classe dirigente dove c’è ricambio e nello stesso tempo forte competenza. A Guidonia c’è molta mentalità padre figlio, noi vogliamo altro.
Non mi ha risposto, andrete soli alle elezioni?
Non posso mettere la mano sul fuoco, attualmente sì. Abbiamo interlocuzioni con tutti ma con le nostre linee di demarcazione.
Con chi lo avrete il dialogo?
Con le forze politiche con le quali abbiamo una sintonia di contenuti. Noi siamo contro il Tmb, è un argomento cruciale per noi e quindi cercheremo dialogo con chi è sulla nostra stessa linea, lo stesso sul piano del commercio che è una priorità e sulla rivalutazione urbana. Su queste priorità, ma ce ne sono anche altre, valuteremo con chi dialogare.
Zarro sarà il candidato sindaco di questa coalizione di civiche?
Non conosco il futuro, l’unico dato certo è che abbiamo costruito un gruppo che io intendo valorizzare al di là di me.