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A tu per tu con Mario Magrini, attaccante del Setteville

A tu per tu con Mario Magrini, attaccante del Setteville

di Alessandro Galastri

MagrinCiao Mario, un giudizio sulla tua attuale stagione calcistica?
Avevo già giocato a Setteville lo scorso anno, ma a causa di due brutti infortuni non ho potuto dare la mano che speravo. Quest’anno ho cominciato a Cerreto, ma quando mister Di Vico mi ha chiamato morivo dalla voglia di tornare. Setteville è un ambiente sano dove sono sicuro di poter dare un grande contributo.

Sei tornato dopo un fastidioso infortunio, come ti senti ora?
Non sono al top della forma, non credo che quest’anno io possa stare al 100%, ma mi metto al servizio della squadra e faccio ciò che il mister mi chiede. Ho giocato pochi minuti ma già ho messo a segno 3 gol, spero di segnarne di decisivi per arrivare a disputare la Coppa Lazio il prossimo anno.

Sei più bello o più forte ?
Sono più bello, forse (ride).

Cosa significa per te il calcio?
Il calcio per me è tutto, indipendentemente dalla categoria, non so vivere senza. Fa parte del mio essere e credo che ciò che impari nello sport te lo ritrovi anche nella vita. Ho bisogno di stare in un campo di calcio per essere felice. Non conosco un altro posto dove potrei esserlo.

Da giocoliere a pasticcere, raccontaci la tua vita.
Sono un ragazzo semplice ed umile. Ho giocato in diverse categorie che mi hanno permesso di imparare tanto. Quando ero più giovane ho fatto tanti errori che mi hanno permesso di diventare l’uomo ed il giocatore che sono ora. Ho sempre voglia di imparare e migliorare sia nel calcio che nella vita di tutti i giorni. Voglio dire grazie alla mia famiglia che mi è stata vicina nei giorni bui e a mio nonno, scomparso quest’anno, a cui ero molto legato.

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