Home Cronaca Tributi Guidonia, verso la proroga l’accordo con la Tre Esse tra contenziosi e criticità. Per le istanze fino a Frosinone

Tributi Guidonia, verso la proroga l’accordo con la Tre Esse tra contenziosi e criticità. Per le istanze fino a Frosinone

Tributi Guidonia, verso la proroga l’accordo con la Tre Esse tra contenziosi e criticità. Per le istanze fino a Frosinone

E’ dietro l’angolo l’ennesima proroga del contratto con la società Tre Esse che gestisce il servizio di riscossione dei tributi a Guidonia Montecelio. Tra le varie ed eventuali lo zampino questa volta è dei disguidi tecnici che hanno impantanato il nuovo bando in una sospensione che – a leggere le carte – non sarà inferiore a un mese. Così il Comune sarà costretto a rinnovare il patto con l’azienda in una strada lastricata di criticità.

Il contratto tra il Comune e la Tre Esse viene firmato il 26 settembre del 2012, subendo poi diverse integrazioni. C’è l’amministrazione di centrodestra di Eligio Rubeis che decide di esternalizzare tutto il pacchetto, ordinario e riscossione coattiva dei trubuti, non tenendo niente dentro gli uffici, e riconoscendo un aggio alla società. Da lì è un calvario, politico per le polemiche che anche in consiglio nel corso degli anni vengono sollevate, nei rapporti con la Cgil che batte i pugni sul tavolo per la scelta, e nel rapporto con i cittadini. Tanto per capirsi, il sindacato ha denunciato a chiare note che venivano applicate “ai danni dei contribuenti sanzioni non previste dalle norme vigenti” e che l’amministrazione aveva delegato poteri speciali alla società dando la possibilità di firmare comunicazioni dell’ente. Nell’informativa allegata ai bolletini di pagamento della Tarsu, su carta intestata del Comune, c’era la firma dell’amministratore della Tre Esse Italia. Anomalie che sono rimaste così. Una marea i ricorsi per gli avvisi proprio perché non c’è la controfirma del Comune, vero ente oppositore.

Di recente con il contratto in scadenza, il 30 agosto l’amministrazione cinque stelle appena eletta decide di avviare il bando per affidare il servizio in base ai nuovi indirizzi. In sostanza attraverso la stazione unica appaltante della Città Metropolitana che sovrintende l’appalto, il Comune va a gara per l’affidamento del servizio della gestione ordinaria e riscossione volontaria della Tari – Icp (pubblicità), Dpa cioè affissioni, Cosap, accertamento più la riscossione coattiva dell’Ici, Imu, Tasi, Tari/Tares, Icp, Dpa, Cpsap e la riscossione coattiva delle altre entrate comunali. In base allo schema, restano all’interno del Comune solo la riscossione volontaria di Imu e Tasi. Un punto che ha generato nuove frizioni, in prima linea il sindacato Cgil che ha visto rispetto al dovuto una internalizzazione debole dei servizi. Comunque parte l’iter e intanto viene firmata una proroga alla Tre Esse, di tre mesi appunto fino a dicembre, nella speranza di aver chiuso il bando in questo arco di tempo. Invece non va così, la gara è sospesa perché le carte pubblicte non vanno bene e così si scavallerà anche dicembre, e si allungherà di un altro trimestre l’affidamento alla Tre Esse. Intanto è sempre più complicata la vita per i contribuenti di Guidonia Montecelio. Basti pensare che in caso di istanze di accertamento con adesione non è più possibile andare nell’ufficio della società in città, ma bisogna mettersi in auto e arrivare a Supino, in provincia di Frosinone, nella sede della Tre Esse dove discutere dell’istanza. Ma la scadenza del contratto in vista ha generato un’altra conseguenza: per la prima volta sono stati recapitati gli avvisi Imu degli ultimi quattro anni, tutti insieme. Si apre un’altra stagione di contenziosi che di certo non portano nulla al Comune.

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