Da Tivoli Terme al centro città: è caccia al grafomane che canta l’amore perduto

Il tratto un po’ incerto è diventato un elemento caratterizzante dell’arredo urbano cittadino e non solo. Parliamo del grafomane che con pazienza certosina sta riempendo muri, bidoni della spazzatura e serrande dei negozi di frasi che ricordano un amore perduto. Comprendere per bene quello che scrive in realtà non è semplicissimo, sia dal punto di vista logico che meramente ortografico, ma, pennarello in mano, il nostro sembra inarrestabile. Il fenomeno, se così lo vogliamo chiamare, non si è sviluppato solo in centro città, da via Colsereno a via Palatina, ma è passato velocemente anche a Villa Adriana e a Tivoli Terme, in particolare dalle parti di Piazza Bartolomeo della Queva, dove il copione si ripete nelle stesse modalità con contenuti che variano appena. Insomma un fenomeno in piena regola che sembra difficile da contenere, in cui la carta, a quanto pare considerata desueta, è stata letteralmente messa nel cassetto dei ricordi a vantaggio di supporti di fatto considerati ben più interessanti e sicuramente più visibili. Che si tratti di un problema per il decoro della Superba già messo a dura prova pare sia tutta un’altra storia.