Home città Tivoli Tivoli pronta a siglare il “Patto per la lettura” con scuole e privati. E’ un moltiplicatore di occasioni per diventare cittadini del mondo

Tivoli pronta a siglare il “Patto per la lettura” con scuole e privati. E’ un moltiplicatore di occasioni per diventare cittadini del mondo

Tivoli pronta a siglare il “Patto per la lettura” con scuole e privati. E’ un moltiplicatore di occasioni per diventare cittadini del mondo

Leggere, aprire le proprie prospettive, stimolare i più giovani ad amare i libri. E’ grazie all’amministrazione di Giuseppe Proietti che la città è pronta a sottoscrivere il “Patto di Tivoli per la lettura”. E’ un’idea presa dalla Spagna, abbracciata dal Mibact, alla quale hanno aderito da Capalbio a Milano. Il Comune si mette al centro di una rete che ha come unico obiettivo quello di avvicinare e promuovere la cultura del libro: per aderire al Patto c’è tempo fino a giovedì 9 novembre (basta inviare una email a biblioteca@comune.tivoli.rm.it), venerdì mattina infatti alle 11 e 30 nella sala consigliare di Palazzo San Bernardino ci sarà la sottoscrizione ufficiale, fermo restando la possibilità di aderire anche successivamente. I soggetti invitati a farsi avanti sono biblioteche, scuole, strutture sanitarie, imprese e soggetti privati come associazioni culturali, enti sociali, cooperative, media locali, professionisti legati alla filiera del libro.

Lo spirito del Patto. “La sottoscrizione del Patto di Tivoli per la lettura – dicono dal Palazzo – ha come ideale di fondo la condivisione dell’idea che la lettura, declinata in tutte le sue forme, sia un bene comune su cui investire per la crescita culturale dell’individuo e della società, uno strumento straordinario per l’innovazione e lo sviluppo economico e sociale del territorio”. Avvicinare i non lettri e i bambini sin dalla prima infanzia è lo scopo prioritario, favorendo “un’azione coordinata e sistematica di moltiplicazione delle occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, pubblica, vende, presta, conserva, traduce e legge libri, dando continuità e vigore alle iniziative di promozione della lettura già collaudate, sviluppandone sempre di nuove e innovative e creando ambienti favorevoli alla lettura”.

Il Patto di Tivoli in dieci punti. Ecco cosa prevede il decalogo: il patto è uno degli strumenti per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutti i cittadini; si fonda su un’alleanza tra tutti i soggetti che individuano nella lettura una risorsa strategica ed è aperto alla partecipazione di chi condivide l’idea che leggere sia un valore su cui investire; punta ad avvicinare alla lettura chi non legge e a rafforzare le pratiche di lettura nei confronti di chi ha con i libri un rapporto sporadico, per allargare la base dei lettori abituali e a stimolare il protagonismo dei lettori come promotori del piacere di leggere. Il patto per la lettura punta ad aiutare chi è in difficoltà: leggere nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo è un’azione positiva che crea coesione sociale. E ancora promuove la conoscenza dei luoghi della lettura e delle professioni del libro, è un moltiplicatore di occasioni di contatto con i libri nei diversi luoghi e momenti della vita quotidiana, lavora utilizzando stili, tempi e modalità opportunamente progettati e privilegia le azioni continuative. Il patto sperimenta nuovi approcci alla promozione della lettura e si propone di valutarne rigorosamente i risultati e gli effetti prodotti. Il patto “ritiene che la lettura sia una delle chiavi per diventare cittadini del mondo”.

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