Tivoli, nessun Consiglio da più di due mesi

L’abitudine, democratica, di riunirsi in consiglio per discutere del futuro della città e programmare cosa fare è andata perduta, almeno per quello che riguarda la città di Tivoli. Da dicembre infatti, calendario alla mano parliamo più precisamente del 29, il parlamentino di Palazzo San Bernardino non si riunisce per discutere di nessuno dei temi caldi che riguardano i tiburtini. Eppure ce ne sono: pensiamo alla sorte della Acque Albule spa per esempio, rimasta nel limbo dei nodi da sciogliere, argomento tra i molti che varrebbe la pena affrontare insieme all’assemblea degli eletti.

Per questo motivo, anche a fronte di un’attività di commissione sempre frizzante, per utilizzare un eufemismo, il Pd e Tivoli Partecipa hanno deciso di muoversi dalle file dell’opposizione per chiedere lumi sui progetti in serbo sul fronte dell’impiantistica legata ai rifiuti. Due infatti dovrebbero essere quelli pronti ad arrivare in città e ad entrare in funzione: il primo in zona Barco, di proprietà privata, su cui si era espresso in maniera positiva anche il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, in una intervista rilasciata a questo giornale, il secondo nell’area di Stacchini su un terreno privato di cui ha parlato proprio nella commissione dedicata al tema l’amministratore unico di ASA Spa, Francesco Girardi.

Si tratta rispettivamente di un impianto biogas e uno a biocelle aerobiche che, va detto, hanno sicuramente un impatto minore in termini strettamente ambientali di altri, e un ritorno dal punto di vista economico. Resta da capire come mai non sia arrivato nulla all’attenzione dell’aula: “Gli impianti devono essere compatibili con il territorio e la comunità – si legga nel documento firmato dai, Manuela Chioccia e Alessandro Fontana  per i dem e Alessandra Fidanza insieme a Nello de Santis per Tivoli Partecipa – e non devono sorgere in zone a ridosso del centro abitato, nei pressi dello stabilimento termale, interessate dal progetto del futuro ospedale”, facendo chiaramente riferimento al Policlinico Tiburtino e alla necessità di valutare cosa sia stato inserito nel piano industriale della municipalizzata che si occupa della gestione dell’immondizia in città.