Il tragitto che la missiva più temuta in assoluto, al secolo la multa, fa dal Comune a casa dei contribuenti ha un costo ben preciso. A spiegarlo a chiare lettere richiamando una serie di atti che risalgono a molti anni fa, per la precisione al 1993, è la determina dirigenziale numero 1527 del 15 settembre di quello in corso, con cui per l’ operazione “messi comunali & multe” vengono impiegati ben 15mila euro. Sì, perché per darti la brutta notizia e saldare i conti aperti con le casse pubbliche, vicenda ai limiti del paradosso che abbiamo raccontato qualche giorno fa, la questione è più complessa del previsto e soprattutto legata a retaggi del passato che nel tempo non solo sono rimasti ma si sono a quanto pare solidificati.
Tornando agli atti pubblicati tra l’altro sull’albo pretorio disponibile sul sito istituzionale del municipio, si rammenta che dal lontano 14 maggio del 1993 la consegna delle contravvenzioni è affidata ai messi comunali, che espletano la pratica fuori dagli orari di servizio, con uso di un automezzo privato, e quindi non gratuitamente: documento alla mano si parla di un aggravio di 5,58 euro legato alle “spese di procedura”. Una bella cifra che in parte, parliamo di 1,29 euro va al personale del comune impiegato. Rimborso spese che dal 2005, e qui passiamo ad un altro passaggio della storia, è arrivato a 4,50 euro, cifra applicata solo ai residenti del comune di Tivoli, per poi passare a 3 euro. Chiaramente i soldi per ora impegnati, e qui torniamo ai 15mila euro di cui sopra, saranno liquidati sulla base delle notifiche effettive e la storia dei contribuenti che passano ad un ufficio all’altro per saldare i propri conti continua. alc
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