Tivoli, botte e maltrattamenti a marito e figli: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per una 32enne

Maltrattamenti familiari nei confronti del convivente e dei loro tre figli di anni dodici, undici e due. Questa l’accusa per una trentaduenne di Tivoli per la quali ieri è scattato il divieto di avvicinamento alla famiglia con applicazione del braccialetto elettronico. La misura cautelare è stata eseguita dagli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del commissariato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della procura tiburtina. L’indagata, in stato di ubriachezza abituale o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, con azioni ripetute nel tempo di violenza fisica, intimidazione, umiliazione, ingiurie e minacce, ha posto in essere reiterati maltrattamenti nei confronti del convivente e i dei suoi figli, sottoponendoli a continue vessazioni fisiche e psicologiche, quasi sempre alla presenza e nei confronti dei bambini. Tali atti di sopraffazione e di violenza fisica venivano attuati nei confronti del convivente, il quale in alcune occasioni è stato colpito con calci e pugni, in altre con una bottiglia di vetro o minacciato con un coltello da cucina. Neppure i figli sono stati risparmiati dalla violenza della madre. Le evidenze investigative raccolte dagli inquirenti durante le indagini hanno permesso di riscontrare i gravi fatti contestati e consentito al Gip del tribunale di Tivoli, su richiesta della procura, di emettere nei confronti dell’indagata di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo. Nei confronti della donna è stata disposta la sospensione dell’esercizio della potestà genitoriale.