Tagli alle periferie, Lomuscio: “Colpita anche Guidonia”. La mannaia sul polo culturale del Bivio

L’Anci è sul piede di guerra, con il Milleproroghe il Governo nazionale giallo verde ha tagliato i fondi alle periferie, stanziamenti per progetti già presentati che finiscono nel congelatore. Era il piano periferie di Renzi Gentiloni, 1 miliardo e mezzo di euro in tutto per i Comuni che potevano attraverso proposte mirate riqualificare intere aree della città. Se ne parlerà, se mai, nel 2020, i sindaci hanno protestato e la polemica è diventata politica. A Guidonia Montecelio, il sindaco cinque stelle Michel Barbet non ha espresso mezza parola, il caso è stato sollevato invece dall’opposizione, in particolare dal consigliere del piddì Mario Lomuscio che ha presentato una interrogazione sul caso, sulla scorta di quanto fatto anche in Regione da Eleonora Mattia. Nella terza città del Lazio – ha spiegato l’avvocato in aula – la mannaia cala su un progetto da 2 milioni e 140mila euro previsto per far diventare un polo culturale, il campus scolastico superiore di Guidonia Montecelio. L’intervento voleva cioè rendere di pubblico utilizzo unità dei tre istituti del Bivio, quindi il Majorana, il Pisano e il Volta. Utilizzo e risanamento della sala cinematografica del Majorana per attività di cineforum, della sala polivalente e annessa biblioteca del Volta per attività di conferenze e musica e della palestra del Pisano. Il progetto prevedeva inoltre la creazione di percorsi attrezzati ciclopedonali alla Sorgente e la realizzazione di un ponte pedonale per eliminare la divisione tra la zona insiediata e l’area dei servizi, dove c’è il multisala e il palazzetto dello sport, anche se chiuso.