Strupro Guidonia, Lotierzo (FdI): “Ha ragione Messa, serve l’esercito”. Fonte Nuova parteciperà alla manifestazione

Dopo lo stupro della scorsa settimana ai danni di una 43enne a Guidonia, dalla vicina Fonte Nuova interviene Antonio Lotierzo, delegato del sindaco Presutti alla sicurezza e segretario del sindacato comparto sicurezza. “In primis come persona e poi come rappresentante del sindacato del comparto sicurezza – commenta Lotierzo – condanno il bruttissimo episodio di pochi giorni fa avvenuto a Guidonia. Come qualche anno fa nella stessa zona ritorna l’incubo della violenza. Credo che ci voglia più vigilanza in campo e soprattutto una videosorveglianza moderna ed efficace, non è possibile che non funzioni una fototrappola da tre mesi che poteva essere utile per le indagini”.

L’auspicio di Lotierzo è di un intervento del sindaco di Guidonia Michel Barbet soprattutto in una zona abbandona come quella della Selciatella dove è avvenuto lo stupro. “Ci auspichiamo un intervento immediato del sindaco – continua – perchè certe zone, già tristemente note alla cronaca, non vengano abbandonate. Noi faremo la nostra parte scrivendo al Prefetto di Roma e richiedendo anche l’impiego dell’esercito come già annunciato in precedenza dalla consigliera comunale di Guidonia Arianna Cacioni e dall’avvocato Alessandro Messa, (entrambi militanti di Fratelli d’Italia come lo stesso Lotierzo). Quella zona è nell’abbandono più totale come la stazione e moltissimi luoghi ombrosi di Guidonia”.

Il delegato conferma, inoltre, la partecipazione del comune di Fonte Nuova alla manifestazione contro la violenza del 25 maggio a Guidonia. “Tutti dobbiamo fare la nostra parte ognuno per ciò che gli compete, iniziando dalla manifestazione organizzata contro la violenza sulle donne il 25 alle 20,30 a Largo Falcone a Guidonia. Dobbiamo dare un forte segnale all’amministrazione partecipando in tanti, noi lo faremo anche come Comune confinante, invitando tante donne di Fonte Nuova. Inoltre spero e ne sono sicuro che verranno messi più operatori di polizia a presidio del territorio come venne fatto tanti anni fa per assicurare alla giustizia questi mostri”.
Vincenzo Perrone