Una settimana di fuoco: divampano le polemiche per gli incendi: “Respiriamo veleno”. Chiesto l’intervento dell’ARPA

L’ultimo incendio in ordine di tempo è arrivato sabato pomeriggio, quando le fiamme hanno toccato il quartiere di Borgonovo gettando nel panico i cittadini e i bagnanti che in quelle ore calde ed afose hanno riempito le piscine termali. La colonna nera di fumo che si è levata in alto sopra i terreni dell’Aeronautica ha causato una vera e propria psicosi collettiva. Intanto già nel corso della giornata precedente la politica era intervenuta da più parti per chiedere un intervento immediato da parte delle istituzioni con coda di polemiche. Ad aprire il botta e risposta il consigliere Andrea Napoleoni, pronto a prendere in mano carta e penna per chiedere al sindaco Giuseppe Proietti e alla sua giunta interventi più efficaci, sintetizzati in 13 punti che vanno dalla richiesta dello Stato di emergenza al rinnovo, chiesto più volte a dire il vero, della Convenzione con la Protezione Civile ferma da tre anni. “Respiriamo veleno, ora basta chiacchiere”, dice Napoleoni in una serie di post usciti nei giorni in cui la città è stata letteralmente presa in ostaggio dai roghi che ogni anno colpiscono senza sostaTivoli Terme, il più flagellato. A bollare come “risibili” le polemiche “di chi sul luogo dell’emergenza non è mai presente però sparla”, riferendosi perlopiù alle dichiarazioni del consigliere Pd Alessandro Fontana che ha accusato l’amministrazione di “pressappochismo”, ci ha pensato il gruppo di “Viva Tivoli”. Una difesa strenua, quella del gruppo, delle attività del governo in carica, che oggi, secondo quanto comunicato dagli stessi, vedrà gli uffici del settore Ambiente di Palazzo San Bernardino scrivere all’ARPA per chiedere una verifica della qualità dell’aria proprio nel quartiere termale. (alc)