Home Cronaca Scioperano gli avvocati penalisti di Tivoli: cinque giorni per dire “no” al Governo

Scioperano gli avvocati penalisti di Tivoli: cinque giorni per dire “no” al Governo

Scioperano gli avvocati penalisti di Tivoli: cinque giorni per dire “no” al Governo

Tornano ad incrociare le braccia gli avvocati penalisti anche a Tivoli. Da oggi fino a venerdì i membri del Foro tiburtino si asterranno dal lavoro per manifestare contro la scelta del Governo di porre la fiducia sull’approvazione al Senato del disegno di legge di riforma del processo penale, che porta modifiche al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario. Sarà un’astensione decisamente lunga che nasce dalla considerazione che si tratta di “scelte politiche che poco hanno a che vedere con il merito del provvedimento, ma che sono state strumentali ad una celere approvazione da parte di un’assemblea in cui, è inutile nasconderlo, i numeri per la maggioranza di governo sono molto “ballerini”. “La svolta giustizialista è presente in molte disposizioni dell’articolato: dall’allungamento dei tempi della prescrizione all’automatica partecipazione a distanza al processo dei detenuti per i delitti più gravi, siano essi imputati che testimoni; dalla sanatoria delle nullità all’ineccepibilità dell’incompetenza territoriale in caso di richiesta di giudizio abbreviato”, fanno sapere dalla Camera Penale di Tivoli. Una scelta, dunque, che per gli avvocati è “dannosa e inutile”. “Purtroppo, la sensazione di noi avvocati penalisti, è che il cittadino non si ponga il problema del malfunzionamento della giustizia, considerandolo un qualcosa che non lo riguardi mai personalmente e direttamente, salvo lamentarsene quando è costretto ad entrare nel suo meccanismo infernale. Il gioco di sponda che fanno l’attuale maggioranza e molte opposizioni con la mancanza di cultura liberale e garantista nei cittadini ha imposto alla Camera Penale di Tivoli di aderire all’astensione proclamata dalla Giunta dell’Unione delle Camere Penali per i giorni 20, 21, 22, 23 e 24 marzo 2017, nella convinzione che debbano continuamente esser difesi i valori e i diritti proclamati nella Costituzione, non per interessi di parte, ma per la tutela dei diritti di tutti”.

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