Roghi tossici a Tivoli e Guidonia, scatta la denuncia: in Procura 2062 firme. “Noi non molliamo”

Alla fine il conto preciso delle firme raccolte per dire “no” ai roghi tossici è arrivato e i documenti, vergati da 2062 cittadini, sono partiti in direzione della Procura della Repubblica di Tivoli, sede deputata per cercare di trovare ragione e conforto nelle istituzioni ed evitare che il prossimo anno si ripeta quello che è successo fino a questo momento. L’estate difficile che si è appena conclusa infatti non è stata foriera di buone nuove per la periferia tiburtina, alle prese con un fenomeno in crescita costante che impedisce ai cittadini di aprire le finestre, tenendoli a tutti gli effetti barricati in casa. Le colonne nere di fumo si sono levate a tutte le ore, dalla mattina alla sera, lasciando i cittadini di Tivoli Terme e Villalba di Guidonia in balia di se stessi. Tra le fotografie e i commenti postati sui social network a tutte le ore, si legge lo sconforto di chi chiede solo di poter vivere serenamente senza dover combattere con l’incubo di non poter respirare. Per questo le vittime di fumi si sono riunite sotto il nome di Gruppo Civico Spontaneo e hanno deciso di mobilitarsi con una petizione che per un paio di mesi ha fatto il giro delle attività commerciali e delle abitazioni. La denuncia-querela contesta “i reati di combustione illecita dei rifiuti, compromissione dell’aria e di una porzione estesa di suolo, offesa della pubblica incolumità per il numero delle persone offese o esposte al pericolo”. Ora si attende la risposta ad un’azione di autotutela che testimonia quanto ci sia bisogno di istituzioni in grado di sostenere e proteggere una comunità che non vuole mollare di un centimetro e che chiede quello che gli spetta di diritto. alc