Home città Guidonia Riscossione tributi, Cacioni: “Tasse dei guidoniani ma si assume a Supino. Cinque stelle da scandalo”

Riscossione tributi, Cacioni: “Tasse dei guidoniani ma si assume a Supino. Cinque stelle da scandalo”

Riscossione tributi, Cacioni: “Tasse dei guidoniani ma si assume a Supino. Cinque stelle da scandalo”

“Le tasse sono dei cittadini di Guidonia ma il personale si assume a Supino”. Non si placano le polemiche sul bando per la riscossione tributi, la consigliera Arianna Cacioni torna sull’affaire questa mattina attraverso un post di fuoco sui social. “Amministrazione 5 stelle da scandalo! Per mettere una toppa al pasticcio sul bando della riscossione tributi è stata inserita una clausola paradossale. Chi partecipa alla gara per svolgere il servizio si obbliga ad assumere 11 persone (su 20) non che lavorano a Guidonia Montecelio ma nel comune di Supino, in provincia di Frosinone. Da stamattina grazie all’opposizione di Fratelli d’Italia in consiglio comunale le carte sono all’Anac e alla Corte dei Conti. E intanto il sindaco Barbet tace”.

Già nel consiglio fiume di venerdì, Cacioni aveva anticipato l’invio delle carte all’autorità nazionale anticorruzione e alla Corte dei conti. Sotto i riflettori il bando messo in piedi dal governo cinque stelle sulla riscossione tributi con il quale si continuerà ad affidare all’esterno gran parte del servizio, tranne i tributi per autoliquidazione Imu e Tasi che da oggi saranno gestiti direttamente dal Comune. Ma il bando in questione è stato sospeso dalla Città Metropolitana, la ex provincia che si occupa – grazie a un accordo ai fini della trasparenza e dell’efficienza – di sovrintendere le gare. Qualcosa è andato storto, c’è stato anche un rimpallo di responsabilità tra Roma e Guidonia, alla fine con il bando andato nel congelatore, è scattata l’ennesima proroga alla società Tre Esse che gestisce il servizio di riscossione a fronte di un aggio. Proprio con il nuovo accordo che allunga in via diretta – senza selezioni – il contratto di affidamento alla Tre Esse, la consigliera di Fratelli d’Italia ha chiesto la revoca del bando pasticciato “e di fare chiarezza sugli errori commessi, perché le proroghe di un servizio scaduto sono una pratica inaccettabile – ha detto – che pesano sulle tasche dei cittadini, sintomo evidente dell’incapacità dell’amministrazione cinque stelle ad affrontare anche la gestione ordinaria”. Per rafforzare l’azione, l’intero fascicolo riscossione de tributi è andato nelle sedi che valuteranno la legittimità delle scelte e degli atti, Anac, Corte dei conti e per conoscenza una copia è andata anche alla Procura.

Ma non è finita qui, visto il messaggio con cui Cacioni inizia il nuovo anno politico. La consigliera denuncia infatti la clausola per i lavoratori, prevista quando ci sono passaggi di servizio da una società all’altra. Nel bando “si obbliga ad assumere 11 persone su 20 non che lavorano a Guidonia Montecelio ma nel comune di Supino,in provincia di Frosinone”. Sono cioè gli undici dipendenti della società Tre Esse impegnati sulle pratiche di Guidonia, la sede principale dell’azienda è a Supino.

Ecco l’intervento della Cacioni sulla Tre Esse

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