L’impianto di trattamento dei rifiuti all’Inviolata non deve accendersi. Per ribadire il concetto una delegazione del Movimento Cinque Stelle della provincia di Roma si incontrerà domani con l’assessore capitolina Paola Muraro. Un vertice nel quale chiarire che i guai dell’immondizia romana non possono riversarsi sull’hinterland.
Ci saranno attivisti di Guidonia Montecelio, Fonte Nuova, Marcellina e Tivoli al tavolo del Campidoglio con la Muraro, il Presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e il presidente della commissione ambiente Daniele Diaco. I delegati spiegano: “Abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con i vertici della Capitale per evidenziare le problematiche sui rifiuti di Roma e di come questi possano avere un impatto sui nostri territori. Finora è mancata una programmazione tecnica ed etica di fondo capace di dare risposte concrete ai cittadini sia per l’immediato che nel lungo periodo. Naturalmente evidenzieremo ai colleghi capitolini la questione ambientale dei nostri comuni e l’incresciosa situazione del Tmb di Guidonia sotto sequestro e con un processo in carico che vede proprietari e costruttori alla sbarra. Parleremo delle mire che da sempre le amministrazioni regionali hanno avuto per trasformare il Parco dell’Inviolata in un immondezzaio. Faremo infine dei ragionamenti sul Piano Rifiuti Regionale, che sta vedendo la luce in questi giorni, voluto dall’amministrazione Zingaretti, ma “fotocopia” delle precedenti amministrazioni, per numero d’impianti, come biogassificatori, inceneritori e quant’altro.
In considerazione del fatto che il dialogo e la collaborazione con il Movimento 5 stelle capitolino e quelli dell’hinterland è iniziato già nel 2013, quando avvenne l’ingresso di quattro portavoce nell’aula Giulio Cesare, tra cui l’attuale sindaco Virginia Raggi, siamo certi di trovare degli interlocutori sinceramente interessati e comprensivi sulla determinazione che gli attivisti del Nord-Est nutrono su questi temi”.
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