Home Cronaca Parma batte Tivoli, sarà Città della Cultura 2020

Parma batte Tivoli, sarà Città della Cultura 2020

Parma batte Tivoli, sarà Città della Cultura 2020

C’eravamo candidati. Non è la sintesi della campagna elettorale in corso ma la storia, breve e triste, di una corsa persa forse ancora prima di cominciare. Parliamo di quella al titolo ambito di Città della Cultura, che alla fine è andato a Parma, centro emiliano famoso nel mondo anche per le specialità gastronomiche, parmigiano e prosciutto su tutte. Una gara prestigiosa non solo in termini di immagine ma anche economici, visto che la vincitrice beneficia di un ritorno non di poco conto, che fa bene alle casse pubbliche e private. Stavolta a farci un pensiero era stata anche Tivoli, che in barba alle buche su cui si versano fiumi di inchiostro, aveva pensato di proporsi in questa gara di bellezza e storia, forte di un patrimonio artistico da mille e una notte conosciuto davvero in ogni dove. Ma a quanto pare le ville, Adriana, D’Este e Gregoriana da una parte, il tempio di Vesta, Sibilla e di Ercole Vincitore dall’altra, non sono bastate a convincere e alla fine della fiera l’occasione di riprendersi e prendersi una rivincita dopo un medioevo lungo una vita, è finita nel cassetto delle cose non fatte. Morale della favola si ricomincia da capo, magari dai servizi, che continuano ad essere carenti, dalle infrastrutture che non brillano per efficienza e dalle idee, che forse ancora non sono giunte al punto di maturazione. Chiaramente la politica, decisamente più attiva da qualche settimana, non si è fatta sfuggire la notizia: a preparare uno degli ormai famosi “manifesti digitali” è il gruppo di Alleanza per Tivoli: “A Tivoli hanno fatto solo gli annunci, a Parma anche i fatti. Soldi spesi molti, investimenti zero”. Sintesi di una sconfitta (non) annunciata.
Anna Laura Consalvi

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