Home Cronaca Regionali, Paluzzi tra l’emarginazione e la rabbia sociale. “Con Liberi e Uguali nuova energia vitale”

Regionali, Paluzzi tra l’emarginazione e la rabbia sociale. “Con Liberi e Uguali nuova energia vitale”

Regionali, Paluzzi tra l’emarginazione e la rabbia sociale. “Con Liberi e Uguali nuova energia vitale”

Si è rimesso in gioco per Liberi e Uguali, un progetto a sinistra che ha “rivitalizzato” la convizione e rianimato l’impegno di Ezio Paluzzi, candidato in Regione con la formazione di Pietro Grasso. E’ il venerdì delle chiusure in lungo e in largo per l’Italia in vista del voto del 4 marzo, quando gli elettori andranno ai seggi per le politiche e nel Lazio per il rinnovo del consiglio regionale. Anche Tivoli pullula di eventi, Leu dà appuntamento in piazza delle Erbe alle 18 e 30 con l’iniziativa conclusiva della campagna di Paluzzi incentrata su sanità, ambiente, lavoro, scuola. Una campagna “che ci ha portato nei comuni della provincia ad affrontare la rabbia e la disillusione dei cittadini, l’abbandono e l’emarginazione sociale”.

Proprio la sfiducia è l’avversario più temuto da destra a sinistra, Paluzzi racconta la svolta arrivata con Liberi e Uguali: “Per molti anni ho abbandonato l’attività politica, ero uno di quelli andati nel bosco. Non ritrovavo nell’offerta politica una proposta che sapesse portare avanti i valori universali della sinistra con serietà e convinzione. Il progetto di Liberi e Uguali ha risvegliato in me, e nei tanti che mi hanno chiesto di rimettermi in gioco, un’energia nuova e vitale”.

Un percorso di impegno per il territorio, quello di Paluzzi, “sono stato nella mia vita politica consigliere comunale, assessore comunale ed infine assessore alla provincia di Roma per la protezione civile. Tanti i progetti che nel corso degli anni ho promosso e sostenuto, tutti volti a valorizzare questo nostro territorio della provincia di Roma, così pieno di meraviglie, di unicità archeologiche e di bellezze naturalistiche. Un territorio pieno di potenzialità ma allo stesso tempo troppo spesso lasciato all’incuria e alla scarsa pianificazione progettuale”. L’attenzione ora è tutta al futuro e alle prospettive degli under 30: “Voglio battermi affinché i nostri giovani invece di emigrare rimangano qui, e attraverso i fondi regionali ed europei li si impieghi in progetti culturali di riqualificazione e valorizzazione del nostro patrimonio immenso”.

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