Home Cronaca Da Marcellina a Vicovaro “passeggiando tra le rovine”: due giorni di studio e scoperta

Da Marcellina a Vicovaro “passeggiando tra le rovine”: due giorni di studio e scoperta

Da Marcellina a Vicovaro “passeggiando tra le rovine”: due giorni di studio e scoperta

Due giorni intensi per la scoperta e la promozione degli antichi acquedotti romani a Vicovaro. L’iniziativa andata in scena l’8 e 9 aprile è nata dalla collaborazione tra l’associazione L’Agrifoglio di Marcellina e l’associazione Cultura Vi.Va. di Vicovaro. Sabato 8 aprile nella biblioteca comunale di Marcellina si è tenuta la conferenza ‘Gli acquedotti romani nel territorio di Vicovaro’ nella quale Sabina Iacovelli ha illustrato i più significativi resti archeologici di queste straordinarie opere dell’ingegneria idraulica antica. Domenica 9 aprile si è integrata la conoscenza teorica sull’argomento con un’escursione lungo i tratti più suggestivi dell’Aqua Marcia, Aqua Claudia e Anio Novus, potendo così toccare con mano la pratica genialità degli antichi Romani.

Punto di partenza dell’itineriario gli Eremi di San Beneddetto a San Cosimato, visto lo stretto rapporto che intercorre tra questo affascinante sito e due (Aqua Marcia e Aqua Claudia) degli undici acquedotti che sopperivano al fabbisogno idrico della Roma repubblicana ed imperiale. Altro punto forte dell’escursione la lettura di passi di autori antichi, tra cui Vitruvio e Plinio il Vecchio, riguardanti sia aspetti prettamente tecnici della costruzione e del funzionamento dei giganti dell’acqua, che l’aspetto strettamente poetico con l’episodio della trasformazione di Dafne in alloro decantata da Ovidio nelle Metamorfosi. Sorprendente la risposta dei soci dell’Associazione L’Agrifoglio, che hanno raggiunto il considerevole numero di settanta partecipanti . “Visto il grande successo dell’iniziativa si auspica di poterla ripetere in futuro e di poter incrementare ulteriormente l’itinerario col progredire della ricerca e dello studio di questi monumenti così grandiosi ma purtroppo per nulla o poco valorizzati”.

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