Home Area Metropolitana Marcellina, sulla parete dell’ex cava ora c’è il volto di Teodora: l’opera “La Miniera d’oro” ideata da Belvedere

Marcellina, sulla parete dell’ex cava ora c’è il volto di Teodora: l’opera “La Miniera d’oro” ideata da Belvedere

Marcellina, sulla parete dell’ex cava ora c’è il volto di Teodora: l’opera “La Miniera d’oro” ideata da Belvedere

romolo e artista 2

Un’opera bellissima ideata dall’architetto Romolo Belvedere apparsa pochi giorni fa all’inizio di Prato Favale nei pressi di Marcellina. Il titolo scelto è Miniera D’oro proprio perché si tratta di un volto tratto da una fotografia scattata dallo stesso Belvedere di una donna anziana, Teodora Fornari, che lavorava negli anni ’80 proprio nella miniera del paese. Grazie alla speciale sensibilità della soprintendenza di Roma, nella figura dell’architetto Agostino Bureca che ha accolto con entusiasmo l’idea, il progetto è diventato realtà. Lo street artist Luis Gomez ha lavorato sulla reinterpretazione di Teodora, ritratto fotografico che fa parte del reportage di Romolo Belvedere Le facce di pietra del 1990, dipingendo sulla parete dell’ex cava la donna. Gomez ha sin da subito abbracciato il sogno del suo amico marcellinese.

(Nella foto Romolo Belvedere insieme a Locki un ragazzo che ha aiutato nella realizzazione, l’articolo continua dopo l’immagine)

romolo e artista

L’opera – Simbolicamente questa donna è diventata proprio la protettrice di questo posto che si trova all’interno del parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili. L’intervento verrà successivamente articolato nel Sentiero dell’Oro, opera di prossima realizzazione che, attraverso una puntuale operazione di doratura di alcune pietre presenti lungo i tracciati che da Marcellina e San Polo dei Cavalieri conducono a Prato Favale, verrà a suggerire i molteplici segni e significati del parco stesso. Le tracce luminose lasciate dall’artista riveleranno quindi i tesori metaforici che si nascondono in questa realtà e che attendono solo di essere portati all’attenzione, notati. L’esecuzione del graffito e la realizzazione de La miniera d’oro hanno interessato il periodo di inizio luglio 2016. Belvedere con un gesto alchemico, ha tramutato i sassi in gemme d’oro e con il prezioso supporto del dipinto Gomez ha rievocato la presenza della madre terra.

L’architetto Belvedere – “Il progetto nasce dalla volontà di riaffermare il territorio per la sua giusta valenza. La sensibilità artistica incontra il vissuto umano nella definizione di un ricordare individuale e collettivo che si fa sempre più urgente. La miniera d’oro è infatti pensata per rendere omaggio a tutte quelle persone che hanno lavorato e perito in questo sito, l’Altoforno dell’ex cava CI.DI., oggi abbandonato ad un degrado fisico e ad un oblio ingrato. Lì dove un tempo c’era un mucchio di sassi, adesso c’è una miniera d’oro: pepite dorate a ricordo di quello che non c’è più e a suggerimento di quello che, invece, ci potrebbe essere. Il file rouge del progetto è sicuramente radicato nella voglia di amare questo, il mio territorio. La memoria storica non c’è più e si va incontro ad un impoverimento intellettuale e spirituale”.

Prossima opera – “Stiamo aiutando i ragazzi dell’associazione Agrifoglio che per un nuovo progetto nella cava di cemento vogliono riqualificare quell’area. L’idea è quella di inserire anche lì questi volti emblematici di minatori marcellinesi. L’idea – continua Belvedere – è poi quella di attivare un percorso di opere all’interno del parco dei Lucretili. Una specie di caccia ai tesori”.
Nicole Maturi

(La foto originale di Teodora Fornari che ha ispirato l’opera)

teodora fornari_volto opera

Leave a Reply