Home Politica Tivoli, la Notte Verde costa più di 26mila euro e spacca pure la maggioranza

Tivoli, la Notte Verde costa più di 26mila euro e spacca pure la maggioranza

Tivoli, la Notte Verde costa più di 26mila euro e spacca pure la maggioranza

I venti di tempesta che si sono abbattuti sulla Notte Verde non si sono ancora acquietati. Le polemiche per le esternazioni della consigliera comunale Irene Marinucci abbinate alla canzone “Vecchi di merda”, continuano ad alimentare il dibattito politico tiburtino e non solo. Ma quanto è costata l’operazione messa in piedi dal comune di Tivoli per il secondo anno consecutivo? A dirlo è l’albo pretorio, il luogo fisico e virtuale in cui vengono raccolti gli atti che mandano avanti la macchina amministrativa. In particolar modo si tratta della delibera di giunta numero 156 licenziata da Palazzo San Bernardino lo scorso primo agosto. Documento alla mano si evince che la macchina della festa vale 26.50,00 euro, tutti a carico del Comune, che comunque ha ottenuto pure un contributo economico dalle casse della Regione Lazio di 9.500,00 euro. Soldi, questi, che arriveranno una volta consegnata la rendicontazione delle spese fatte. A cosa sono serviti? Anche in questo caso le sei pagine pubblicate sono utili a chiarire, almeno in parte, gli investimenti fatti con l’aiuto della Pro Loco, che il 28 luglio scorso ha comunicato al municipio la disponibilità ad organizzare l’evento per una cifra pari a 11.700,00 euro, di cui 2.000,00 raggranellati grazie agli sponsor. Stando alla nota consegnata dal gruppo a piazza del Governo numero 1, la cifra richiesta è servita a realizzare un opuscolo in 15mila copie, a coprire le spese per le utenze elettriche, agli adempimenti SIAE, all’allestimento di scenografie e alla corresponsione dei cachet artistici. Fuori dal computo economico la stampa di manifesti e locandine, la pubblicità, il noleggio del palco, il service e la voce “varie ed eventuali” che, sempre sulle casse del Palazzo, pesa all’incirca 14.800,00 euro. Iva inclusa. A quanto pare a dare una mano in termini economici anche l’Asa spa e la Acque Albule spa, le aziende partecipate a gestione, totale e parziale, pubblica, che, come si evince in questo caso dal post con cui gli organizzatori hanno ringraziato collaboratori e pubblico, avrebbero messo una mano al portafogli che pesca sempre dalle tasse dei contribuenti. Insomma una bella cifra per una tre giorni che di grattacapi alla maggioranza ne sta dando parecchi. A brillare in questo caso è il commento social di Gianni Innocenti, collega di maggioranza della Marinucci, che pare non aver gradito le scelte artistiche fatte. “Stasera non mi è assolutamente venuto in mente il pensiero di andare a Piazza Plebiscito a sentire uno che vanta successo per una canzone dal titolo “Vecchi di merda”. Preferisco di gran lunga altro”. Insomma non si tratta solo di una querelle alimentata a colpi di “mi piace” e “condividi”, ma di una questione decisamente piu’ complessa che potrebbe portare ben altri problemi.

alc

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