Home città Guidonia La Cgil lancia il patto per Guidonia: legalità, lavoro e giustizia sociale

La Cgil lancia il patto per Guidonia: legalità, lavoro e giustizia sociale

La Cgil lancia il patto per Guidonia: legalità, lavoro e giustizia sociale

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Un patto in otto punti sui temi di legalità, sviluppo, occupazione e giustizia sociale con tanto di impegno a dimettersi per chi viene rinviato a giudizio. E’ quello che ha proposto la Cgil ai candidati sindaco e consiglieri per rilanciare il governo di Guidonia, terza città del Lazio messa in ginocchio da una bufera giudiziaria e da un disavanzo delle casse pubbliche calcolato in 43 milioni di euro. I primi sì, con diverse modulazioni, sono arrivati ieri mattina alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa dai quattro aspiranti primi cittadini intervenuti: Flora Fusciello, Filippo Silvi, Emanuele Di Silvio e Aldo Cerroni. “E’ la nostra proposta – ha detto Francesco Ciccotti, rappresentante territoriale della Cgil – per tirare la città dalla secca in cui è finita, una situazione di degrado profondo”.

Gli otto punti su cui si vuole misurare la capacità di incidere dei nuovi amministratori sono legalità, anticorruzione e trasparenza; lotta all’evasione fiscale, bilancio e fiscalità locale; welfare locale e sanità; recupero ambientale, rigenerazione urbana e luoghi di aggregazione; sviluppo e lotta alla disoccupazione; riapertura sede Inps; riorganizzazione del trasporto pubblico locale per collegare le diverse frazioni; reinternalizzazione servizi, in particolare della riscossione, dei condoni e dei servizi cimiteriali. “Su questi temi ci mettiamo la faccia – ha spiegato Luigi Cocumazzo, segretario della Camera del lavoro Roma Est e Rieti -, determinati ad aprire un confronto serio per superare una situazione drammatica. Non ci limitiamo alla rivendicazione perché pensiamo che ci sia bisogno del massimo di unità di intenti. Partendo dal tema della legalità e da un efficace piano anticorruzione per arrivare alle sfide di superare il patto di stabilità interno che soffoca i comuni, individuare le vocazioni territoriali ed investire, ricostruire un giusto welfare con un sistema di protezione sociale, trasformare luoghi abbandonati (come la Pista d’Oro) in luoghi di aggregazione giovanile, puntare al lavoro di qualità con la lavorazione in loco del travertino lavorando al contempo ad un marchio di qualità”. RedCro

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