Home Politica Indagini e mazzette, De Vincenzi: “Commissione d’inchiesta del Governo per spezzare il sistema Guidonia. E niente elezioni nel 2017”

Indagini e mazzette, De Vincenzi: “Commissione d’inchiesta del Governo per spezzare il sistema Guidonia. E niente elezioni nel 2017”

Indagini e mazzette, De Vincenzi: “Commissione d’inchiesta del Governo per spezzare il sistema Guidonia. E niente elezioni nel 2017”

Un Comune “a pezzi”, ostaggio della corruzione, tenuto sotto scacco da un sistema che continua ad alimentarsi anche dopo lo scioglimento del consiglio e che va “spezzato”. I fiumi di indagini sulle bustarelle, sono al centro delle riflessioni del Pd: Guidonia Montecelio è ormai un caso nazionale. Anzi, lo deve diventare per Domenico De Vincenzi, consigliere uscente e ex candidato sindaco nel 2014 quando chiede che “il Governo istituisca una commissione d’inchiesta, se ne facciano promotori i nostri parlamentari e senatori”. E fa un passo in più: niente elezioni nel 2017, sanare il Palazzo con un commissariamento di due anni.

Meglio chiarire subito un elemento, lo lascia lì, alla fine di una chiacchierata durata quasi un’ora. Una precisazione mirata a togliere retropensieri in casa democratica, tra conferenze stampa e prese di posizioni, più di qualcuno si è interrogato sul (ritrovato) protagonismo di De Vincenzi. “Io non mi candiderò sindaco e non ne faccio una questione personale quando dico che in base a quanto sta emergendo in queste settimane, con ripetute inchieste, abbiamo il riscontro che le elezioni del 2014 sono state falsate da un sistema che ora la magistratura sta scoperchiando. Non cerco rivincite, sono legato a questa città”.

Appena una manciata di giorni fa, l’incontro con il commissario prefettizio Giuseppe Marani, al quale De Vincenzi lancia un appello “affinché chiuda al più presto la partita del Bilancio di previsione” per andare incontro alle categorie che attendono il via libera, artigiani, commercianti, piccole imprese. Un faccia a faccia con il commissario in cui sono stati posti problemi: “Purtroppo nonostante la loro azione, ancora il sistema Guidonia non è stato intaccato. Noi ci preoccupiamo, perché i fatti gravissimi che stanno emergendo sarebbero avvenuti dopo lo scioglimento del consiglio. Si sentono intoccabili. Allora non riesco neanche a immaginare cosa sia potuto avvenire prima. Noi del Pd abbiamo posto l’attenzione su alcuni atti: se qualcuno avesse voglia di andarli a vedere, ne uscirebbero delle belle”.

Il rischio è di andare di nuovo a elezioni in un contesto anormale, condizionato. Allora dice De Vincenzi, la priorità deve essere quella di “spezzare il sistema”. Per farlo serve “una commissione d’inchiesta del Governo nazionale che riesca a capire cosa sta succedendo in una città oggi palcoscenico di incredibili fenomeni corruttivi, i nostri parlamentari si facciano carico di questa proposta”. E’ talmente nero l’orizzonte, che il democrat lancia un’idea shock, “è mia personale – spiega – ma credo che il ministero debba valutare di far durare il commissariamento del Comune un ulteriore anno, perché in queste condizioni sarà difficile andare a votare. Una posizione che porterò all’attenzione del Pd”.
Gea Petrini

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