Home Cronaca Inchiesta al Cotral, rischio false riparazioni anche sui freni. Le intercettazioni: “Però noi dobbiamo ruba’ nei modi giusti”

Inchiesta al Cotral, rischio false riparazioni anche sui freni. Le intercettazioni: “Però noi dobbiamo ruba’ nei modi giusti”

Inchiesta al Cotral, rischio false riparazioni anche sui freni. Le intercettazioni: “Però noi dobbiamo ruba’ nei modi giusti”

“Noi dobbiamo ruba’ nei modi giusti. Noi dobbiamo ruba’ nei modi giusti”. Lo diceva, intercettato al telefono, il 55enne romano arrestato stamattina. Ed era “il proposito – è la ricostruzione degli investigatori delle fiamme gialle – di realizzare condotte ancor più raffinate per non farsi scoprire e per assicurarsi il profitto derivante dalle omesse o imperfette attività di manutenzione”. Una condotta ad alto rischio se si considera che le prestazioni manutentive riguardavano anche parti essenziali delle vetture, quali il sistema frenante o le parti meccaniche principali di bus che in alcuni casi, avevano già oltre quindici anni di vita e necessitavano di una corretta e reale manutenzione al fine di garantire i livelli di sicurezza essenziali. I dipendenti di Cotral attualmente indagati invece di curare gli interessi dell’azienda avrebbero favorito i proprietari delle officine di manutenzione omettendo volutamente di effettuare i prescritti riscontri e convalidando la regolarità delle lavorazioni effettuate a tutto vantaggio dei fornitori.

Le soffiate. Alcuni di loro, venuti a sapere delle indagini in corso poiché nominati ausiliari di polizia giudiziaria per esaminare i veicoli oggetto di riparazione, si sono subito preoccupati di avvertire i dipendenti coinvolti nell’attività di controllo e pertanto sono stati denunciati per il reato di rivelazione di segreto di ufficio e favoreggiamento personale.

Le accuse. Le lunghe e complesse attività di polizia giudiziaria svolte dalla Guardia di Finanza hanno consentito di segnalare all’autorità giudiziaria complessivamente 50 persone per concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato, frode nelle pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento e falso, ma soprattutto hanno permesso di porre fine ad un sistema truffaldino che ha depauperato le casse dell’azienda regionale creando, oltre al danno economico, anche il cattivo funzionamento dei mezzi, notevoli disagi e disservizi per l’utenza e persino la messa in pericolo dei fruitori degli autobus. RedCro

Leave a Reply