Home città Guidonia Guidonia, stilettate a destra. Messa a Benetti: “Strappato dai salotti radical chic per venire all’Albuccione”

Guidonia, stilettate a destra. Messa a Benetti: “Strappato dai salotti radical chic per venire all’Albuccione”

Guidonia, stilettate a destra. Messa a Benetti: “Strappato dai salotti radical chic per venire all’Albuccione”

“Noi non diamo del tu ai potenti, non andiamo a pranzo con loro”. E’ un Alessandro Messa in vena “di fare polemica” come ammette, sarà la presenza di Fabio Rampelli, la piazza di Albuccione, le elezioni di Guidonia Montecelio tra quattro giorni, il capolista di Fratelli d’Italia sferra l’attacco e mira preciso. Poco dietro c’è la candidata sindaco del polo FdI-Forza Italia Arianna Cacioni, quello degli ex di governo per intendersi, e Messa lancia strali prima ai Cinque Stelle, “la scienziata della Raggi”, e poi ai veri avversari per loro, cioè la squadra di Giovanna Ammaturo di Noi con Salvini. Non è alla leader che si riferisce direttamente ma a Mirko Benetti, coordinatore provinciale del movimento per la sovranità che la sostiene. Proprio da Albuccione, infatti, insieme a Gianni Alemanno e alla Ammaturo, Benetti aveva sfidato i candidati sindaco a un confronto nel quartiere stretto tra pesanti criticità. Messa non lo nomina ma lo evoca Benetti, “ci ha sfidato a venire in piazza, e che sfida è?”, incalza con un tono ritmato di antica memoria, “Noi siamo qui 365 giorni l’anno a Albuccione come a Villalba. Vi sfidiamo noi allora, venite qui 365 giorni l’anno no un giorno ogni cinque anni”. E non finisce qui: “Venite dai salotti radical chic che frequentate, vi tirano per la giacchetta, vi strappano dai salotti per venire all’Albuccione perché c’è campagna elettorale”. E’ un fiume in piena l’ex consigliere di maggioranza, “noi non siamo andati negli hotel o nei locali chic ma nei posti più sperduti”. Cacioni batte le mani.

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