La prima rata è dietro l’angolo, il 30 aprile: spariscono le agevolazioni e arrivano gli aumenti per la tassa sui rifiuti. Sono giorni di numeri e tabelle per il Comune di Guidonia Montecelio che ha dato il via libera al piano decennale per ripianare il disavanzo da 43milioni di euro. Un percorso a tappe obbligate e sacrifici imposti ai cittadini. Come già visto con i servizi a domanda individuale, mensa scolastica e scuolabus, schizzano le spese a carico delle famiglie per risanare le casse pubbliche. La gestione commissariale ha messo mano ai conti della terza città del Lazio come lasciati dai sette anni di amministrazione del centrodestra, l’unica chance per evitare il default vero e proprio passa da un risanamento che si fonda anche (e molto) sull’aumento delle entrate. E i tributi vanno alle stelle.
Sul fronte Tari, che deve coprire i costi del servizio di raccolta rifiuti, intanto ci sono le scadenze. Per la prima rata la campanella suona il 30 aprile, e a seguire il 31 maggio, il 30 giugno e il 31 luglio. Nel caso di rata unica se ne parla il 31 maggio. Gli aumenti oscillano tra il 15 e il 20%. Per capire quanto si paga, è necessario sommare la quota fissa a quella variabile. La tariffa fissa viene calcolata in base al numero di componenti del nucleo famigliare (da 1 a 6 e più) e ai metri quadrati. Quindi facendo degli esempi, un single che vive in 50 metri quadrati di casa nel 2017 sborserà 130 euro a fronte dei 110 euro dell’anno scorso. Una coppia che abita in 70 metri quadrati pagherà 273 euro di Tari, una famiglia di tre persone in 80 metri quadrati 340 euro, 4 persone in 100 metri quadrati 424 euro, e se sono 5 componenti – sempre in 100 metri – 520 euro, 70 euro in più dell’anno scorso.
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