Guidonia, Di Silvio getta ombre sul bando per il direttore del museo. Ma Cubeddu gli dà una lezione di diritto

Getta ombre sul bando per il direttore del museo di Montecelio, il democratico Emanuele Di Silvio che chiede la verifica sulla legittimità della selezione in una interrogazione firmata anche dai colleghi del gruppo. Due le “anomalie” messe sotto la lente, i 9mila euro previsti per un incarico così delicato e un requisito non previsto dalla normativa. Così propone di affidare la gestione scientifica alla soprintendenza, a costo zero. “Soluzione che ad oggi non risulta ancora essere stata presa in considerazione dall’attuale maggioranza cinquestelle – tuona l’ex candidato sindaco uscito sconfitto al ballottaggio – ma che noi chiediamo fortemente per far risparmiare al Comune una somma che potrebbe essere stanziata per altri scopi, in primis il sociale”. A rispondere al consigliere pensa Sebastiano Cubeddu, ex capogruppo pentastellato oggi fuori dall’assise. Il cinque stelle mette in fila le anomalie, ma quelle dell’interrogazione di Di Silvio. Il bando infatti – spiega – è stato proposto e pubblicato dal commissario prefettizio, con domande pervenute nei termini, e con i requisiti già verificati nella legittimità confrontandoli con altre realtà proprio su impulso dei cinque stelle che sollecitarono il commissario in questo senso. A fronte di questo, chiede Cubeddu, “secondo Di Silvio dovrebbe essere annullato? Allo stato sarebbe una evidente forzatura e illegittimità, oltre agli abbondanti vizi di irragionevolezza che si ringengono e che potrebbero essere, altro che quelli paventati dal Di Silvio, oggetto di causa contro il Comune. Questo dimostra quanta conoscenza di diritto amministrativo e di procedure concorsuali abbiano lui e il Pd”.