Home Cronaca Guidonia senza scuolabus, Barbet: “Ci scusiamo per il disagio”. I genitori: “Ci avete ostacolato, fatevi da parte”

Guidonia senza scuolabus, Barbet: “Ci scusiamo per il disagio”. I genitori: “Ci avete ostacolato, fatevi da parte”

Guidonia senza scuolabus, Barbet: “Ci scusiamo per il disagio”. I genitori: “Ci avete ostacolato, fatevi da parte”

Niente scuolabus con l’inizio delle lezioni, è il sindaco Michel Barbet insieme all’amministrazione di Guidonia Montecelio a “scusarsi con la cittadinanza per il disagio arrecato”. Le speranze non sono tutte perdute, le soluzioni sono sotto studio da parte dell’assessore Paolo Aprile ma saltata la paventata convenzione con Fonte Nuova si è ancora in alto mare. “Il servizio è stato oggetto di indagini e provvedimenti giudiziari”, dice Barbet come motivazione del caso unico della terza città del Lazio senza navetta per gli alunni, anche se in realtà i guai non sono legati in maniera diretta alle vicende giudiziarie ma all’aumento vertiginoso dei costi. Il governo dei commissari che si è ritrovato con le casse a secco e un Comune in forte deficit finanziario per evitare il dissesto ha attivato la strada del piano di riequilibrio. Cioè tariffe al massimo in una politica di taglio delle spese e aumento delle entrate. I costi per le famiglie sono cresciuti anche per lo scuolabus. Si andava da 62 euro al mese per i redditi fino a 5mila euro l’anno, fino a 138 euro al mese per la fascia più alta, oltre i 60mila. I malumori dei genitori sono stati immediati, così il Comune in vista di quest’anno scolastico ha attivato le pre-iscrizioni, per capire cioè il volume di utenti disponibili. E sono stati pochi: solo in 210 hanno compilato i moduli, a fronte dei 971 che usufruivano della navetta negli anni precedenti. Quota che non ha permesso di raggiungere la percentuale prevista del 90% richiesta in fase di pre-iscrizione né in termini complessivi né in relazione alla singola direttrice di marcia. A quel punto, il Comune dei commissari ha tratto le conseguenze: a settembre niente scuolabus. Poi sono arrivate le elezioni e gli impegni dei cinque stelle a ripristinare invece il servizio, mentre alcuni genitori hanno iniziato a informarsi per trovare una ditta. E qui arriva il corto circuito, perché adesso quelle stesse mamme rimproverano il sindaco di aver bloccato di fatto le trattative private in corso tra genitori e azienda. “Ci avete tolto la possibilità di organizzarci con un servizio privato da noi contattato a maggio! Non si ostacolano così i propri cittadini”, scrive una mamma ma le proteste sono un coro, “Se non siete in grado di risolverci il problema a breve, almeno fatevi da parte e permetteteci di trovare una soluzione”. Un guazzabuglio bello e buono, Barbet cerca di inviare rassicurazioni: “Questa amministrazione sta provvedendo ad approfondire una serie di possibili soluzioni alternative che devono tenere conto della complessità della situazione, i vincoli del piano di riequilibrio e la disciplina degli affidamenti pubblici. Ribadiamo comunque che gli sforzi dell’amministrazione sono completamente orientati a far sì che il servizio possa ripartire nel più breve tempo possibile”. Il punto è quantificare.

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