Home Cronaca Guidonia, a rischio chiusura il museo di Montecelio: il bando per la gestione è un flop

Guidonia, a rischio chiusura il museo di Montecelio: il bando per la gestione è un flop

Guidonia, a rischio chiusura il museo di Montecelio: il bando per la gestione è un flop

Il bando di gara è stato un flop, nessun idoneo per i servizi del museo archeologico Rodolfo Lanciani di Montecelio che ora quindi è a rischio chiusura definitiva, dopo lo stop imposto già in questi giorni per il guasto all’impianto idrico. La gestione è attualmente in mano a Prisma Cultura ma la scadenza dell’affidamento è dietro l’angolo, venerdì 2 giugno. Futuro incerto quindi per la struttura che ospita, tra gli altri reperti, la Triade Capitolina, gruppo scultoreo in marmo lunense rinvenuto nei primi anni ’90 all’Inviolata.

Il 16 maggio il settore diretto da Corrado Cardoni – a capo dei servizi alla persona – ha dato il via alla procedura attraverso avviso pubblico per individuare il nuovo soggetto responsabile dei servizi. Quindi apertura e chiusura del museo, biglietteria, sorveglianza, informazione e assistenza ai visitatori, visite guidate, laboratori didattici: tra i requisiti chiaramente le competenze e almeno tre unità lavorative regolarmente inquadrate. Era previsto un contratto per due anni, base di gara 18mila euro, e poi a ribasso. Insomma, risorse poche e responsabilità tante, la ricerca non è andata a buon fine, è stato lo stesso dirigente a comunicarlo “non si è individuato alcun soggetto, in possesso dei requisiti previsti dal predetto avviso pubblico, idoneo per l’affidamento dei sevizi di assistenza culturale e di valorizzazione dei beni culturali”. Il 2 giugno si ferma sulla carta il lavoro di Prisma Cultura che gestisce il servizio dal 2014, i primi cinque mesi gratuitamente e poi sotto compenso. Un bel guazzabuglio considerando che al momento l’unica via d’uscita ma affatto scontata sarebbe una proroga tecnica. Guidonia Montecelio rischia di perdere il suo museo, considerando che a fronte della chiusura prolungata la soprintendenza potrebbe decidere di revocare l’autorizzazione al deposito temporaneo dei reperti. Insomma, anche la cultura – come cruciali servizi primari – è nel pieno caos.
Gea Petrini

cerroni

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