Home Cronaca Guidonia, riapre il museo con gestori hi-tech. La svolta culturale 4 giorni a settimana

Guidonia, riapre il museo con gestori hi-tech. La svolta culturale 4 giorni a settimana

Guidonia, riapre il museo con gestori hi-tech. La svolta culturale 4 giorni a settimana

Il museo Rodolfo Lanciani di Montecelio riapre al pubblico, una vita travagliata che annunciano i vertici del governo cinque stelle di Guidonia, è a un passo dalla svolta. Intanto meglio chiarire che il museo archeologico, quello della Triade, non sarà aperto sempre, ma quattro giorni a settimana e in determinati orari. Il martedì e venerdì dalle 10 alle 16, il sabato e la domenica dalle 9 alle 17. Mercoledì e giovedì? Niente, solo su prenotazione e almeno otto ore prima, ma se siete un turista (poniamo questa fantasiosa eventualità) e vi venisse voglia da Tivoli ad esempio di fare un salto a Montecelio il giovedì, portone chiuso. Niet. Comunque, la nuova era è questa, meglio si capirà sabato quando al cospetto del sindaco Michel Barbet e della reggente della cultura Elisa Strani, saranno presentati il nuovo direttore e i gestori già entrati in scena. Tutto nuovo, “ma con lo stesso fascino di sempre” dice l’inafferrabile campagna comunicativa. “Sabato 10 novembre alle 15 avremo il piacere di presentare alla città, assieme alla Soprintendenza, la nuova squadra che ha grandi progetti per valorizzare e rilanciare il museo Lanciani a Montecelio – spiega il sindaco – il nome del Direttore verrà comunicato sabato durante l’incontro. Il soggetto gestore, Una Quantum Inc., individuato in seguito ad una procedura pubblica vanta al suo interno di un gruppo archeologi e professionisti capaci di coniugare l’amore per la nostra storia con l’uso intenso di tecnologie innovative per la sua valorizzazione”.

Se sul direttore o direttrice (si declinerà? bisognerà porsi il problema) c’è il mistero, o quasi, per i gestori dei servizi ci sono già nomi e cognomi. L’associazione Culturale Una Quantum inc., di Roma, presidente Paolo Rosati, “nasce da quattro archeologi per lo sviluppo di software, hardware e idee per la gestione fruizione e divulgazione dei Beni Culturali” così recita il sito internet dell’associazione informatica che si pone come obiettivo “lo sviluppo e la diffusione di software e hardware per la gestione e la valorizzazione dei Beni Culturali”. Loro si occupano dei servizi del museo, apertura e chiusura, visite, valorizzazione delle attività. E hanno già preso confidenza con la struttura, così si evince dalla pagina facebook dell’associazione tutta mirata all’informatica. Una vocazione che – spiegano dal Comune pentastellato – è una filosofia vera e propria, capace di portare enormi vantaggi al museo grazie alle “loro conoscenze tecnologiche e metodologiche per la gestione degli spazi museali” in una sinergia con l’amministrazione e la Soprintendenza.

Metodi all’avanguardia e tecnologia. Così il 26 ottobre appare la foto di un tavolino con vari opuscoli e la didascalia: “Un desk di accoglienza con tanto bel materiale informativo”. Tra i depliant quello dell’associazione culturale Quattro Sassi, che aveva vinto il bando per la gestione, in una fase precedente, per poi declinare causa condizioni impossibili. Il 28 ottobre l’associazione Una Quantum annuncia di aver effettuato per la prima volta la parte pratica del laboratorio di Qgis, cioè il software per la geografia sperimentale applicata, al museo di Montecelio. “Lanciani fu il più grande topografo della sua era e chi meglio di noi – chiedono – poteva essere chiamato per valorizzare questo portato non solo fortemente culturale ma anche tecnico e scientifico? Georeferenziare le particolarità artistiche e archeologiche di Montecelio, un’esperienza unica”. Hashtag nonsoloarcheologia. Il primo novembre l’associazione dà notizia che nasce da Guidonia, “dal focus group di cui fa parte il dottor Antonio Capitano (funzionario del Comune ndr), l’idea di detrarre le spese culturali dalle tasse come accade per le spese mediche”. E ancora il 2 novembre foto e dida del “King of the Olimpus” e il 6 novembre foto del corridoio del museo e il claim, “un museo per l’Agro Romano”. L’ultimo aggiornamento sedici ore fa sulla nuova esposizione del sarcofago proveniente dalla necropoli in località Le Fosse, post restauro grazie all’indiscussa professionalità di Valentina Cipollari. Per il resto, sarà da verificare.
Gea Petrini

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